Sulla vicenda del pandoro di Chiara Ferragni ci hanno messo bocca un po’ tutti e adesso arrivano anche le parole di Pio e Amadeo. Spesso ospiti della nota imprenditrice digitale e del marito durante il programma Emigratis, il duo foggiano non ci va leggero su quanto accaduto. Ebbene sì perché per Pio e Amedeo, la Ferragni sarebbe il simbolo di un degrado culturale, in particolare di un mondo effimero. E non solo perché, secondo loro, sottovaluterebbe anche l’intelligenza delle persone con la sua contromossa.
Pio e Amedeo: le parole su Chiara Ferragni
Nonostante la maxi multa ricevuta dall’Antitrust e le conseguenti scuse per la vicenda legata al pandoro, Chiara Ferragni continua a ricevere critiche su tutti i fronti. Tutti vogliono dire la loro, soprattutto ora che l’imprenditrice digitale ha provato a risolvere la questione donando un milione di euro in beneficenza. Neanche questo, infatti, è servito a placere le acque, ma anzi ha contribuito ad alzare la bufera. Ed ecco che Pio e Amedeo, prossimi ad un nuovo film, hanno commentato duramente quanto accaduto in questi giorni al Corriere: “Al di là della simpatia o della antipatia che si possa avere per Chiara Ferragni, spero che il suo caso possa essere la fine di questo mondo effimero ma è inutile negarlo che lei sia il simbolo di un degrado culturale”.
Pio e Amedeo: il web difende Chiara Ferragni?
Continuando il loro personale intervento, Pio e Amedeo commentano anche la scelta di Chiara Ferragni di devolvere un milione di euro in beneficenza: “Una persona che dice scusa e e da un milione di euro è una persona che sottovaluta l’intelligenza delle persone”. Insomma, per il duo foggiano, la Ferragni ha toppato su tutti i fronti. E mentre alle parole dei due comici si aggiungono tanti altri commenti che condividono le stesse idee, una buona parte del web ha incominciato a difendere l’imprenditrice digitale. Alcuni bacchettano Pio e Amedeo: “Parlano loro che hanno fondato una carriera sul degrado culturale”. E c’è chi chiede un esame di coscienza: “Ok, ha sbagliato, ma adesso parla anche chi dovrebbe stare in silenzio”.
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