Alessandro Impagnatiello ha scioccato le autorità confessando l’omicidio di Giulia Tramontano, sua compagna incinta, il cui corpo è stato ritrovato nascosto a Senago. La giovane donna, al settimo mese di gravidanza, aveva scoperto l’esistenza di una relazione parallela tra l’imputato e una ragazza americana. Le forze dell’ordine hanno prontamente raccolto prove incriminanti sulla scena del delitto, spianando la strada per l’arresto del barista, che si è visto costretto a vuotare il sacco.
Le confessioni di Alessandro Impagnato e le prove schiaccianti
Dopo una giornata di ricerche e sviluppi investigativi, Alessandro Impagnatiello ha finalmente ammesso di essere responsabile del delitto di Giulia Tramontano. Le autorità hanno trovato tracce di sangue nel suo SUV, che ha portato all’immediato sequestro dell’appartamento in cui è avvenuto l’omicidio. Analizzando l’abitazione, i carabinieri hanno scoperto numerose evidenze del sangue della vittima, compresi i resti delle pulizie fallite dell’assassino. Queste prove schiaccianti hanno spinto il barman a confessare il suo terribile crimine.
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La terribile dinamica del delitto di Giulia Tramontano
Con le confessioni di Alessandro Impagnatiello gli investigatori sono riusciti a costruire fedelmente la dinamica dell’accaduto: sembrerebbe che il barman abbia inflitto diverse coltellate mortali a Giulia Tramontano, dopo aver atteso che la compagna incinta tornasse a casa. Dopo aver ucciso la vittima, l’imputato avrebbe tentato di bruciare il cadavere, prima con l’alcol e poi con la benzina, ma senza successo, poi ha cercato di dismembrare il corpo, fallendo nuovamente, fino a che non ha deciso di avvolgerlo all’interno di alcuni sacchi di plastica per sbarazzarsene. Il barista avrebbe poi provato ad eliminare tutte le tracce di sangue dall’appartamento, infatti le telecamere del condominio lo hanno ripreso mentre usciva dall’abitazione con delle buste dell’immondizia, presumibilmente contenenti gli stracci che avrà usato per cancellare le sue tracce e il cadavere di Giulia.
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Perché Alessandro Impagnato ha tolto la vita a Giulia Tramontano? La motivazione dell’omicidio
Le indagini hanno rivelato che Giulia Tramontano aveva appreso dell’altra relazione di Alessandro Impagnatiello, che da circa un anno stava frequentando contemporaneamente a Giulia anche una ragazza americana, che in passato era rimasta incinta di lui ma aveva scelto di interrompere la gravidanza. Le due donne si sono poi confrontate e hanno scelto di affrontare insieme il doppiogiochista che le aveva ingannate per tutto questo tempo nel bar in cui Alessandro lavorava, l’Armani Bamboo, situato in via Manzoni a Milano. La gelosia, l’inganno e la paura di perdere entrambe le fidanzate hanno spinto Impagnatiello oltre il punto di rottura, spingendolo a scappare a gambe levate, per premeditare l’atrocità che ha commesso.
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Il paese è stato scosso da questo terribile delitto che ha sconvolto la vita di Giulia Tramontano e di coloro che l’amavano. Alessandro Impagnatiello ora si trova in custodia nel carcere di San Vittore, in attesa di affrontare le pesanti accuse di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso. Mentre la comunità cerca di elaborare il senso di perdita e orrore, resta da capire cosa abbia spinto un uomo a distruggere la vita di una persona che amava.