L’avevamo lasciato alla sentenza che lo scagionava totalmente, eppure i guai per Marco Carta non sono ancora finiti. La gioia di qualche settimana fa è stata sostituita dalla delusione. Ebbene sì, perché il pm Nicola Rossato ha deciso di presentare ricorso in appello per ribaltare la sentenza. Secondo lui, infatti, il cantante non sarebbe così tanto all’oscuro del furto e potrebbe essere stato complice della Muscas, finora unica colpevole.
Caso Marco Carta: continuano i guai per il cantante
Sembrava una storia ormai chiusa, ma Marco Carta deve e dovrà fare ancora i conti con l’accusa del furto delle sei magliette alla Rinascente. Nonostante la sentenza abbia confermato l’estraneità dei fatti del cantante, il PM Nicola Rossato ha deciso di presentare ricorso in appello per ribaltare totalmente la sentenza e chiedere la condanna a 8 mesi. Si pensa, infatti, che il cantante sia stato complice della Muscas e l’abbia anche aiutata a togliere le placchette anti-taccheggio, le quali sono state nascoste in bagno. Ma non solo, Rossato ha evidenziato come il giudice della sentenza sia stato fin troppo indulgente, considerando anche le importanti dichiarazioni dei testimoni del negozio.
Caso Marco Carta: cosa succederà adesso?
L’incubo, che era finito dopo la sentenza di qualche settimana fa, è ripiombato all’improvviso più pauroso che mai. Stando alle voci del web, Marco Carta avrebbe accolto con grande delusione la notizia del ricorso in appello. Qualcuno ha fatto sapere che lui è comunque pronto ad affrontarlo con lo spirito migliore, in quanto ha più volte affermato di essere all’oscuro di tutto quello che accaduto alla Rinascente nonostante le testimonianze. Prima della notizia, Carta si stava preparando a ritornare sul palcoscenico musicale e chissà se anche ad un nuovo reality.
Si parlava, infatti, della possibilità di vederlo al Grande Fratello Vip. Tuttavia, la notizia del ricorso pare aver rovinato di nuovo tutti i piani. E voi, cosa ne pensate?