Sono mesi alquanto difficili per Chiara Ferragni visto che è finita nell’occhio del ciclone dopo il caso legato al pandoro. Tale situazione ha dato vita ad una reazione a catena che ha spinto chi di dovere ad indagare anche sulle altre collaborazioni a fini benefici. Così in poche settimane l’attenzione si è focalizzata su le uova pasquali e la bambola dalle sue fattezze. Finita qui? Neanche per sogno, perché ora il Codacons chiede di vederci chiaro anche sulla collaborazione con Oreo, anch’essa a scopo benefico a quanto pare.
Chiara Ferragni: il nuovo esposto del Codacons
Da quando è scoppiato il caso legato al pandoro, ogni collaborazione a scopo benefico realizzata da Chiara Ferragni è finita nel mirino. Che anche nelle altre operazioni si sia usato il programma seguito con Balocco? E’ questa la domanda che gli esperti del settore si stanno facendo e che stanno provando a trovare una risposta. Ed ecco quindi che il Codacons ha presentato un nuovo esposto riguardo all’imprenditrice digitale, sollevando interrogativi sull’operazione di beneficenza legata ai biscotti Oreo. Anche in quel caso, infatti, la Ferragni ha promosso su Instagram una Capsule Collection in collaborazione con l’azienda di biscotti, affermando che l’intero ricavato delle vendite sarebbe stato devoluto in beneficenza per combattere il coronavirus.
Chiara Ferragni: nuovi guai per l’imprenditrice
Sebbene Chiara Ferragni si sia detta serena e pronta a collaborare affinché emerga più chiarezza nelle sue operazioni benefiche, il Codacons sostiene che ci potrebbero essere legami commerciali tra l’imprenditrice e l’azienda Oreo. Nel suo esposto, non a caso, ha citato post dell’influencer che sponsorizzano prodotti Oreo con la dicitura “Adv” (pubblicità).
Per tale ragione, l’associazione ha già presentato l’esposto all’Autorità per la concorrenza e alla magistratura, insieme a una richiesta d’accesso all’azienda dolciaria per ottenere tutti i dati sulla campagna di solidarietà. Ne emergerà qualcosa?
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