Appena dimesso dall’ospedale e rientrato nel conforto domestico, Fedez non ha trovato il respiro di sollievo che si aspettava, infatti è stato infatti imputato del reato di calunnia nei confronti dell’associazione Codacons. Il rapper milanese, che ha appena passato una delle settimane più difficili della sua vita a causa di complicanze mediche, ora si trova ad affrontare un altro tipo di sfida che potrebbe compromettere il suo futuro professionale.
Fedez torna a casa: la legge lo richiama
Il Tribunale di Roma, attraverso il Giudice per le indagini preliminari Annalisa Marzano, ha accolto le richieste del Codacons, imputando Fedez del reato di calunnia. L’accusa deriva da alcune dichiarazioni fatte dal rapper sui social media nel 2020, in piena pandemia da Covid-19. Se condannato, Fedez potrebbe rischiare una pena che va fino a sei anni di reclusione. Questa notizia arriva in un momento già delicato per l’artista, il quale stava cercando di recuperare la sua salute e di rientrare nella routine professionale. In molti si chiedono ora se il cantante sarà in grado di partecipare alla prossima fase Live di X Factor, in calendario per il 26 ottobre 2023.
Mentre Fedez cercava di ritrovare un po’ di serenità, l’imputazione lo costringe a rimanere sotto i riflettori, ma per ragioni che avrebbe sicuramente voluto evitare. Sembra che per il rapper, la strada verso un completo ritorno alla normalità sia ancora lunga e tortuosa. La prossima tappa? Una sala d’udienza, il 12 febbraio 2024, dove il destino del rapper milanese potrebbe prendere una nuova, imprevista direzione.
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