Filippo Turetta è rinchiuso nel carcere Montorio di Verona dall’23 novembre 2023 dopo essere stato estradato dalla Germania e a seguito un periodo iniziale di isolamento in infermeria, l’imputato per l’omicidio di Giulia Cecchettin è ora in una cella condivisa, affiancato da un compagno d’eccezione. Incarcerato a 22 anni, non avrà una vita facile dietro le sbarre, ma avrà comunque la possibilità di terminare gli studi e rimanere informato sul mondo esterno.
Filippo Turetta: ecco con chi divide la cella
La scelta del suo compagno di cella non è casuale ma frutto di un ponderato calcolo da parte della direzione del carcere di Verona. Si tratta di un detenuto di età compresa tra i 50 e i 60 anni, il cui ruolo è quello di “guidare” Filippo Turetta nel suo adattamento alla vita dietro le sbarre. Importante sottolineare che questo compagno di cella non gode di privilegi, ma affronta la stessa realtà degli altri detenuti e comprende la serietà delle azioni del 22enne.
Filippo Turetta: la laurea e il compleanno dietro le sbarre
La vita di Filippo Turetta nel carcere è ora caratterizzata dalla lentezza e dall’anonimato. La sua esistenza in cella rappresenta un notevole contrasto rispetto a quanto era abituato a vivere. Questo sarà il suo primo compleanno dietro le sbarre, che cadrà il 18 dicembre, e potrebbe anche concludere gli studi in Ingegneria biomedica dietro le sbarre, la stessa laurea che Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata, non ha mai avuto l’opportunità di celebrare. Nella sua cella, come in quella degli altri detenuti, è presente anche un televisore.
Filippo Turetta: ecco com’è cambiata la sua vita
Le condizioni detentive di Filippo Turetta sono rigorose. Non dispone di lenzuola né ha accesso a libri in prestito, mentre il suo letto è provvisto solo di una coperta per motivi di sicurezza. Gli abiti che indossa sono forniti dal carcere. Solo se verrà trasferito al reparto “protetti”, i suoi familiari potranno consegnargli un pacco contenente una lista di 26 oggetti consentiti, tra cui un pettine o spazzola di plastica, matite, colori e vestiti puliti. Attualmente, ha accesso a due libri dalla biblioteca interna: un giallo di Agatha Christie e il romanzo “La figlia del capitano” di Aleksandr Pukin.
La vita di Filippo Turetta nel carcere continua ad attirare l’attenzione del pubblico mentre lui cerca di adattarsi alla sua nuova realtà.
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