Il mondo del giornalismo è in lutto dopo che è arrivata la tragica notizia della morte di Giangavino Sulas. Da sempre uno dei volti noti dei canali Mediaset, il giornalista era diventato una colonna portante di Quarto Grado. L’addio è avvenuto all’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo dove era ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Purtroppo, dopo una lunga battaglia, la malattia ha avuto la meglio. Tanti gli esponenti del mondo dello spettacolo a ricordare la persona che era, tra tutti Barbara d’Urso e Gianluigi Nuzzi.
Addio a Giangavino Sulas: mondo del giornalismo in lutto
Ha chiuso per sempre gli occhi Giangavino Sulas all’età di 77 anni, esperto di cronaca nera e volto importante di casa Mediaset. Classe 1943, ha esercitato la professione di giornalista dal lontano 1975. Inarrestabile e instancabile, la sua penna vanta circa quarantacinque anni di carriera. Un volto diventato noto sul piccolo schermo per le numerose ospitate presso i programmi Mediaset, tra cui i salotti di Barbara d’Urso e non ultimo Quarto Grado. E’ morto a causa dell’aggravarsi della malattia contro cui stava combattendo da diverso tempo. La notizia è arrivata in queste ore e ha segnato profondamente il mondo del giornalismo.
Addio a Giangavino Sulas: ecco chi era il noto giornalista
Nel tempo, grandi e piccini hanno avuto modo di conoscere Giangavino Sulas, in quanto il giornalista si è sempre distinto per gli eventi di cronaca nera tra cui quello in merito all’indagine sulla morte di Yara Gambirasio. E’ nato in Sardegna, poi si è trasferito nella città di Bergamo dove ha iniziato a diventare il giornalista stimato da tutti. La sua firma è apparsa anche sul settimanale Oggi e il suo volto nel salotto di Barbara D’Urso, in merito al recente dibattito sulle origini nobiliari di Patrizia De Blanck. Giangavino Sulas, inoltre, è autore del prodotto editoriale dal titolo “Sonzogno I misteri romani”.
Addio a Giangavino Sulas: il ricordo di Gianluigi Nuzzi e Barbara d’Urso
La scomparsa di Giangavino Sulas ha toccato davvero tutti. Gianluigi Nuzzi ha ricordato così lo stimato collega e amico: “Te ne sei andato in punta dei piedi, sempre secondo il tuo stile di uomo gentile, cronista di altri tempi, senza mai rinunciare a esprimere le tue idee, talvolta in solitudine. Questo nostro mestiere significa anche ironia, autoironia sulla commedia della vita e tu ne sei maestro”. Sulla pagina social di Quarto Grado, un altro ricordo: “Al nostro Sulas piaceva questa foto. C’era tutto lui. La passione per il confronto. Le carte di un processo tra le mani. La notizia prima di tutto come atto di rispetto per i suoi lettori e per i telespettatori di Quarto grado. Se n’è andato di venerdì. Ci mancherà tantissimo. Ciao caro amico. Ciao Giangavino”.
Anche Barbara d’Urso ha ricordato il suo amico: “Sei stato un compagno per tanti anni, mi mancherai”.