Sono passati ormai diversi giorni dalla morte di Michele Merlo (in arte Mike Bird) e le polemiche ancora non si placano. Ieri, per la prima volta, ha parlato il medico che per primo ha visitato il cantante presso il Pronto Soccorso di Vergato e che lo ha rimandato a casa dopo avergli prescritto degli antibiotici. L’uomo si è difeso dalle accuse di negligenza della famiglia e in questa direzione sembra andare anche il parere di un noto infettivologo, il dottor Sergio Sabattani.
Parla la guardia medica che respinse Mike Bird al Pronto Soccorso
Il Resto del Carlino ha contattato il medico di guardia che era di turno presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vergato la sera in cui Michele Merlo si è presentato lamentando febbre, mal di gola e un fortissimo mal di testa. “Ho fatto tutto quello che dovevo fare e tutto è stato relazionato ai miei superiori” si è difeso l’uomo. che attualmente è stato messo in ferie forzare e che dovrò ripetere le sue dichiarazioni nelle sedi opportune, visto che il procuratore capo Giuseppe Amato – su richiesta della famiglia Merlo – ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo.
L’indagine della procura e il parere dell’infettivologo Sergio Sabattani
Per adesso non ci sono indagati, ma la sensazione è che tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Le dichiarazioni del medico di guardia al Pronto Soccorso sembrano in un certo senso confermate da Sergio Sabattani, infettivologo del Sant’Orsola, il quale spiega che la leucemia fulminate è una patologia molto grave, ma anche estremamente difficile da diagnosticare.
Sabattani spiega: “Malattia grave e difficile da diagnosticare”
“Senza esami chiari non si rintraccia in modo immediato” ha dichiarato Sabattani. “Se ne deve occupare un ematologo e non una guardia medica” ha proseguito, lasciando intendere che i sintomi presentati da Michele Merlo erano talmente aspecifici da far pensare anche ad altre malattie più banali come una tonsillite acuta. Sempre Sabattani ha spiegato che ci si accorge di questo tipo di leucemia sono tramite un esame emocromocimetrico.
“Se si rileva un fortissimo rialzo dei globuli bianchi il dubbio che non sia una semplice infezione ma qualcosa di più grave è doveroso” sono state le parole dell’infettivologo, che ha concluso affermando come una diagnosi precoce, con conseguente chemioterapia massiva, potrebbe salvare il paziente, ma di fatto non sempre ci riesce.
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