L’Italia si ritrova a piangere Silvio Berlusconi, morto a 86 anni dopo una lunga malattia. Sebbene siano arrivati numerosi cordogli per il tragico lutto, tanti personaggi televisivi e cantanti non hanno esitato a puntare il dito contro l’imprenditore anche in una situazione del genere. Messaggi fortissimi come quello del rapper Gemitaiz oppure frasi di esultanza come quelle scritte dall’influencer Zia Flavia. A questi tanti altri, alcuni ironici e altri provocatori, che hanno scioccato il web.
Morte Silvio Berlusconi: le terribili frasi sul web
La morte di Silvio Berlusconi è stata l’ennesima occasione per dividere l’opinione pubblica. Anche in un momento di lutto come questo, gli italiani sono riusciti a litigare facendo nascere vere e proprie diatribe social. Tutto nasce da alcuni messaggi che assomigliano a vere e proprie esultante per il decesso dell’imprenditore. Gemitaiz è stato uno dei primi a finire al centro della bufera. Prossimo a partecipare a LoveMi, concerto di Fedez che si terrà a Milano e che verrà trasmesso su Mediaset, il cantante ha tuonato: “E’ morto Silvio Berlusconi, alleluja“. E ancora: “Non perderò tempo a rispondere. Non lo trovate carino? Smettete di seguirmi. La libertà di espressione è ancora in vigore, il buonismo non lo troverete qui“. Le frasi del rapper potrebbero adesso costare caro, in quanto si vocifera che la sua partecipazione al concerto sia stata cancellata.
Morte Silvio Berlusconi: da Giorgia Soleri a Piero Pelù
Sono diverse le personalità che hanno commentato la morte di Silvio Berlusconi con una mix di provocazione e ironia. Piero Pelù, ad esempio, ha ironizzato sul decesso rivendicando il G8 di Genova e la tragica vicenda: “Siamo tutti figli di Silvio“. E ancora non poteva mancare Giorgia Soleri, ex concorrente di Pechino Express, nonché “attivista” ed ex di Damiano dei Maneskin. Quest’ultima ha portato stralci di notizie sul lutto: “L’uomo che ha distrutto il paese“. Nella baraonda spiccano anche influencer come Zia Flavia che esulta senza farsi problemi: “Anche il lunedì può diventare un ottimo giorno“. Insomma, un vero e proprio caos.
Il linciaggio mediatico non si ferma nemmeno davanti alla morte di una persona, ovviamente la redazione si dissocia da questo tipo di esternazioni.
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