La discesa in campo di Silvio Berlusconi non permise al partito comunista di vincere le elezioni nel 1994, infatti il noto imprenditore scese in campo con un nuovo partito, di stampo liberale, con il nome di Forza Italia. La vittoria fu schiacciante e netta che fece diventare Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri. Oggi si piange la sua scomparsa, ma l’uomo prima di televisione e poi di politica, lascia a tutti un’immensa eredità, che toccherà ai suoi successori mantenere in piedi così come ha sempre fatto lui, il Presidente.
L’ingresso in politica di Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, per salvare tutto quello che con duro lavoro e sacrifici aveva costruito a Milano e garantire la libertà al popolo italiano, decise con i suoi collaboratori più stretti di entrare in politica. Fonda così il club di Forza Italia che poco dopo, diventa un partito politico. Il partito che cambiò la politica italiana. Ma da quel momento si aprì uno scenario completamente diverso, dividendo la politica in due schieramenti, da una parte il Popolo delle Libertà e dall’altra tutta la fascia di sinistra.
Cosa resta oggi dopo la morte di Berlusconi?
Il vuoto che lascia sia ai familiari che ai suoi amici e collaboratori è incolmabile. Ma Silvio Berlusconi è stato e resterà per sempre l’uomo che ha cambiato l’Italia. Di lui restano le sue televisioni che oggi sono leader in molti settori, così come le altre società che ha fondato. Il cuore rosso nero, nonostante la vendita del Milan qualche anno fa, avrà sempre l’impronta di Silvio Berlusconi, così come il Monza, acquistato negli ultimi anni. Anche nella politica lascia una grande eredità, quella del cambiamento, quella che ha insegnato la politica agli italiani.
Oggi però è il giorno in cui tutti parlano di Silvio Berlusconi e dell’uomo che è stato, nel bene e nel male. C’era chi condivideva le sue idee e chi no, ma nessuno ha mai messo in discussione le sue grandi capacità imprenditoriali.
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