“Notte tranquilla, il Papa ha riposato”. Questo è quanto comunicato dalla sala stampa della Santa Sede, rassicurando i fedeli sulle condizioni di Papa Francesco. Tuttavia, il Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli dallo scorso 14 febbraio, ha vissuto una delle giornate più difficili. Una crisi respiratoria ha reso necessaria la somministrazione di ossigeno ad alti flussi. I medici affermano che il Santo Padre non è ancora fuori pericolo.
Le condizioni di Papa Francesco restano critiche
Il bollettino medico diffuso nella giornata di ieri ha lasciato spazio a una cauta preoccupazione. “I medici e il Vaticano hanno precisato che il Papa era in condizioni critiche: ha avuto una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo ed è stata richiesta l’applicazione dell’ossigeno ad alti flussi”.
Papa Francesco: emotrasfusioni e polmonite bilaterale
Oltre ai problemi respiratori, i medici hanno riscontrato una piastrinopenia associata a anemia, rendendo necessaria la somministrazione di emotrasfusioni. Dopo un primo miglioramento, Papa Francesco si è sottoposto ad una TAC che ha evidenziato una polmonite bilaterale. “Le condizioni sono stazionarie, non ha febbre. Non è allettato ed è di buon umore”, hanno dichiarato i medici.
La Santa Sede parla delle condizioni del Papa
Nonostante le condizioni stabili, il team medico resta cauto. “È aperta la porta a tutte le possibilità”. Il Papa, secondo quanto riferito dalla sala stampa vaticana, ha chiesto che venga comunicata “tutta la verità ai fedeli”.
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Messa per il Pontefice a San Giovanni in Laterano
Alle 17:30 del 23 Febbraio 2025 il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina, celebrerà una messa speciale nella Basilica di San Giovanni in Laterano. “Innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre affinché lo sostenga con la sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova”, osserva Reina.
La lettera di rinuncia firmata dal Papa nel 2013
Negli ultimi giorni è emersa la notizia di una lettera di rinuncia preventiva firmata da Papa Francesco nel 2013. Secondo il Codice di diritto canonico, il Pontefice può manifestare la volontà di rinunciare in caso di impedimento fisico o mentale. “Quello che vale la pena sottolineare è che si parla di lettere ‘preventive’, legate all’ipotesi in cui il Pontefice si trovi impedito senza avere la possibilità di rinunciare liberamente e in piena coscienza”.
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Un gesto già compiuto da Paolo VI
La firma di una lettera di dimissioni preventiva non è una novità nella storia della Chiesa. Anche Paolo VI dichiarò nel 1965 la volontà di rinunciare in caso di malattia invalidante. Tuttavia, questo documento non ha nulla a che fare con la rinuncia di Benedetto XVI, che nel 2013 lasciò il pontificato per scelta personale.
La “confessione” del Papa sulle sue condizioni
Nel 2022, Papa Francesco aveva parlato ai giornalisti spagnoli delle sue difficoltà di salute e della decisione di firmare la lettera di rinuncia. “La ‘confessione’ era arrivata in seguito ai dolori al ginocchio che quell’anno avevano portato i medici a suggerirgli l’operazione”.
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Le condizioni di Papa Francesco restano monitorate, mentre in Vaticano si valutano gli scenari futuri. La firma della lettera di rinuncia apre un dibattito sulla possibilità di un’eventuale successione. Nel frattempo, i fedeli di tutto il mondo continuano a pregare per il Pontefice.
FAQ
Come viene confermata ufficialmente la morte di un Papa?
La morte di un Papa viene confermata dal cardinale camerlengo, che verifica il decesso pronunciando tre volte il nome del Pontefice e toccandogli la fronte con un martelletto d’argento. Dopo la conferma ufficiale, viene avviato il periodo di sede vacante e il Vaticano diffonde la notizia al mondo.
Quanto dura il periodo di sede vacante e cosa accade durante questo tempo?
Il periodo di sede vacante dura tra i 9 e i 20 giorni e prevede l’organizzazione del funerale del Papa e la preparazione del conclave per l’elezione del successore. Durante questo periodo, il cardinale camerlengo gestisce gli affari correnti della Chiesa, ma senza prendere decisioni di governo.
Chi organizza il funerale di un Papa e dove viene sepolto?
Il funerale del Papa è organizzato dal collegio cardinalizio e si svolge solitamente nella Basilica di San Pietro. La sepoltura avviene nelle Grotte Vaticane o in un’altra località scelta dal Pontefice prima della sua morte. Alcuni Papi sono stati sepolti anche in altre basiliche romane.