Da sempre nel mirino dei telespettatori, Pierluigi Diaco non andrà più in onda nei prossimi giorni. Il suo programma, Io e Te, infatti ha chiuso anticipatamente per un motivo che non convincerebbe molto i telespettatori. Ma non solo, il noto conduttore ha dovuto fare a meno anche delle presenze a radio RTL a seguito di un litigio in diretta con la giornalista Giusi Legrenzi. Stando ai rumors, Diaco sarebbe stato sospeso per una frase verso la collega.
Pierluigi Diaco: Io e Te chiude in anticipo
Da quando Pierluigi Diaco ha iniziato a condurre Io e Te su Rai 1, i telespettatori hanno avuto molto da ridire. L’atteggiamento del conduttore, non a caso, ha fatto molto discutere durante la stagione in quanto ha spesso bacchettato i suoi ospiti e ha espresso i propri pensieri con troppa durezza. Insomma, giorno dopo giorno, si è guadagnato l’antipatia di una buona fetta del pubblico di casa. Tuttavia, il talk show non andrà più in onda. Ebbene sì, con grande sorpresa, è arrivata la chiusura anticipata per un motivo che non starebbe convincendo tutti. Come circolato in queste ore, Io e Te è stato chiuso perché un tecnico avrebbe contratto il Coronavirus. Per il web, però, ci sarebbe di più e tra i tanti commenti si legge: “Mi pare una scusa, una persona non può essere così indispensabile. È Diaco che si crede chissà chi ed è solo una nullità. Auguri al tecnico di pronta guarigione”.
Pierluigi Diaco: sospensione da RTL?
Come se non bastasse, Pierluigi Diaco dovrà fare a meno anche delle presenza a radio RTL. Il motivo? Il clamoroso litigio in diretta con la collega Giusi Lagrenzi. Tutto sarebbe partito proprio dal Coronavirus: Diaco non avrebbe voluto parlare di Covid mentre la Legrenzi sì perché sosteneva che il suo lavoro la porta a parlare anche di attualità. Tra i due è nato un piccolo alterco che si è concluso con Diaco che ha dato la pubblicità stizzito.
Stando ai rumors, Pierluigi sarebbe poi esploso nel fuori onda e avrebbe esclamato: “Come si permette questa giornalista che non ha il pedigree neanche di una radio locale”. Da qui sarebbe partita la sospensione.