Fioretta Mari è intervenuta nello speciale di Estate in Diretta che la Rai ha dedicato a Pippo Baudo, condividendo un racconto di rara intensità. Secondo l’attrice, una scelta ferma di Baudo al Teatro delle Vittorie le cambiò il destino quella sera del 22 dicembre 1978. La storia di Fioretta Mari riemerge oggi come tributo umano alla grandezza di Pippo Baudo e alla sua attenzione verso le persone che lavoravano con lui. Scopriamo nel dettaglio cosa è successo.
L’aneddoto di Fiorella Mari su Pippo Baudo
Nel pomeriggio di lutto la Rai ha programmato una puntata speciale di Estate in Diretta, con Greta Mauro e Gianluca Semprini, per ricordare Pippo Baudo; tra gli ospiti, Fioretta Mari ha rotto il silenzio su un ricordo tenuto per sé per decenni; l’artista ha collocato la scena al Teatro delle Vittorie, dentro la routine televisiva che per lei e per Baudo era quotidianità.
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Pippo Baudo e Fioretta Mari: l’episodio che risale al 22 dicembre 1978
Dopo la registrazione, Pippo Baudo fermò Fioretta Mari chiedendole di restare a Roma per uno spettacolo benefico al Don Orione; l’attrice voleva volare in Sicilia per le prove, ma tra i due nacque un confronto acceso e affettuoso; alla fine, Baudo ebbe la meglio e Fioretta Mari decise di rinviare la partenza, seguendo l’invito del suo conduttore e amico.
Il volo mai preso e la tragedia che seguì
Poche ore dopo, l’aereo che Fioretta Mari avrebbe dovuto prendere verso la Sicilia cadde e non ci furono superstiti, un dramma ricordato in studio con pudore; tra le vittime, l’autore Enzo Di Pisa, figura nota nel mondo Rai e della tv generalista; la decisione di Pippo Baudo di trattenerla a Roma si trasformò così in un gesto che le salvò la vita.
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Luna Park, corridoi e uscite del Teatro delle Vittorie
Nel racconto, Fioretta Mari cita una puntata di Luna Park e le due uscite del Teatro delle Vittorie, richiamando luoghi e ritmi della tv d’epoca; quelle porte, quei corridoi, quell’andirivieni di troupe e tecnici raccontano l’ambiente dove Pippo Baudo esercitava leadership serena; la memoria di Rai e spettacolo passa anche dagli spazi che custodiscono storie come questa.
Guardì, Di Pisa e le coincidenze del destino
Nello studio è stato ricordato che Michele Guardì, cugino di Enzo Di Pisa, avrebbe dovuto prendere quel volo, ma non partì, un dettaglio che intreccia lavoro e destino; il dolore per Di Pisa resta inciso nelle cronache della tv e nella comunità Rai; per Fioretta Mari questo tassello ha reso ancora più consapevole la gratitudine verso Pippo Baudo.
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Il senso umano del gesto di Pippo Baudo
Il racconto di Fioretta Mari illumina una qualità spesso citata di Pippo Baudo: l’attenzione alle persone, dalla giovane artista alla maestranza Rai; non fu solo una scelta di palinsesto o di scena, ma uno scatto umano che cambiò una storia privata; in questo passaggio, il presentatore e l’uomo Baudo coincidono perfettamente.
Perché questo ricordo di Pippo Baudo conta oggi
Nel giorno del cordoglio, la voce di Fioretta Mari aggiunge una tessera preziosa al mosaico di Pippo Baudo, icona della Rai; la tv non è solo palinsesti, ma relazioni, scelte, responsabilità che toccano vite concrete; per questo, quel “resta a Roma” risuona oggi come gesto simbolico di cura e di leadership.
La testimonianza di Fioretta Mari ricorda che il lascito di Pippo Baudo vive anche in storie salvate e in gratitudini mai urlate; tra Estate in Diretta, il Teatro delle Vittorie e i nomi di chi non c’è più, resta l’idea di una tv che mette al centro le persone, prima ancora del resto.
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