Il mondo della moda si è risvegliato con una triste notizia. Renato Balestra, storico stilista italiano dell’omonimo marchio, è morto all’età di 98 anni. L’annuncio arriva dalle figlie, le quali hanno fatto girare il comunicato all’ANSA. Lo stilista è soprannominato il pittore della moda, capace di incantare tutti con i suoi abiti. Numerose le collaborazioni con le dive del cinema, tanto che in passato il suo marchio poteva passare nella mani di alcuni imprenditori arabi.
Renato Balestra: addio al pittore della moda
Con una nota all’ANSA, le figlie Fabiana e Federica, assieme alla nipote Sofia, hanno annunciato la morte di Renato Balestra. Aveva 98 anni e si trovava in una clinica romana dove si è spento in queste ore. I funerali si terranno martedì 29 novembre 2022 nella capitale, nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. Lo stilista era soprannominato il pittore della moda proprio per la sua passione: decise di dedicarsi alla pittura fin da subito per poi passare alla moda quando gli amici inviarono uno dei suoi bozzetti al Centro Italiano della Moda (CMI), il quale notò il suo talento. Da quel momento la sua carriera è esplosa, toccando l’apice con la creazione dell’omonimo marchio. Dopo la sua morte, l’azienda e l’eredità passano nelle mani delle figlie, dove si stima un patrimonio da capogiro.
Renato Balestra: la morte e gli aneddoti del suo marchio
Stando a quanto rivelato in queste ore, la morte di Renato Balestra sembrerebbe essere arrivata per cause naturali, ma naturalmente bisognerà attendere la conferma dai suoi cari più stretti. Di lui rimane l’estimabile talento per la moda, il suo marchio che continua ad essere al centro della moda italiana. Stesso lui raccontò in un’intervista quanto fosse grato di quanto costruito: “Non mi interessano aerei personali, yacht o cose simili. Pensi che una volta un ricco arabo voleva comperarmi. Mi avrebbe dato tanti soldi ma voleva mettere anche tante clausole. Ci pensai e decisi di rifiutare: io ho già tante case, una barca non mi interessava perché soffro il mare. Pensi che non ho neanche un autista perché non sopporto l’idea di una persona che mi attende in auto mentre io magari sto mangiando al ristorante”.
Il suo nome continuerà ad essere accostato alle grandi dive: disegnò i costumi per Ava Gardner, per Gina Lollobrigida e per Sophia Loren.