Tra le tante polemiche che si abbattono ogni anno sul Festival di Sanremo, c’è quella dei costi di produzione piuttosto elevati. La maggior parte degli italiani, anche in quest’edizione, accusa la Rai di pagare i conduttori con i soldi del canone. Ma sarà davvero così? I soldi che vengono dati a Amadeus e compagnia bella arrivano realmente dalle tasche degli italiani? La risposta è assolutamente negativa e a farne luce è Superguida Tv.
Sanremo 2021: chi paga l’evento?
Sono tanti i commenti negativi che ogni anno il Festival di Sanremo è costretto a subire. “700 mila euro ad Amadeus, vergogna! Con i nostri soldi! Potevano usarli per gli ospedali!”. Ce ne sono tantissimi di commenti simili in giro. Bene, è giusto chiarire che è tutto falso in quanto a pagare l’evento più famoso d’Italia non sono gli italiani bensì la pubblicità. Come scrive Superguida Tv, è la pubblicità a permettere i guadagni: “Sì, sono proprio gli sponsor a sostenere i costi della tv commerciale (se si chiama così è proprio per questo motivo) come ad esempio Mediaset. La Rai invece è una tv pubblica, dunque statale, e gode di finanziamenti, come appunto il canone. Ma tutto ciò che trasmette la Rai è pagato con i soldi della pubblicità, non del canone”.
Sanremo 2021: la regola della pubblicità
Superguida Tv fa sapere che Sanremo 2021 monopolizza gli ascolti tv, dunque gli sponsor investono cifre molto più alte (la pubblicità paga di più se è vista di più): “Sanremo è una macchina dello share che macina milioni di telespettatori ed è dunque un ambiente estremamente appetibile per chiunque voglia pubblicizzare il proprio marchio. Vi siete mai chiesti come mai Amadeus balli da due mesi negli spot Tim? O magari avete notato i numerosi stacchi pubblicitari durante il Festival? No, non è perché ad Amadeus piace la danza e nemmeno perché i cantanti in gara hanno bisogno di fare tante pause per riposarsi: è con questi elementi che si paga il Festival di Sanremo”.
Sanremo 2021: l’importanza dello share
Lo scorso anno i ricavi pubblicitari hanno raggiunto la quota record di 37,4 milioni di euro a fronte di una spesa complessiva di circa 18 milioni (di cui 5 finiti nelle casse del Comune di Sanremo). Dunque Sanremo 2020 non solo ha pagato le centinaia di tecnici e lavoratori, i conduttori e gli ospiti, ma ha anche guadagnato più del doppio di quello che ha speso. E tutto questo grazie soltanto alla pubblicità, senza prendere un euro dai soldi pubblici del canone Rai.
Vien da sè che lo share diventa fondamentale ai fini dei risultati. La prima diretta di Sanremo 2021 ha rispettato le aspettative intanto: 11.176.000 spettatori pari al 46.35% di share.