In un box domande su Instagram, Serena Enardu ha affrontato ancora una volta l’argomento più sensibile: il padre di Tommaso. L’identità resta un segreto custodito, ma il messaggio è chiarissimo: non tutti i padri sono uguali e non sempre la loro presenza è un bene. La storia personale di Serena, che ha cresciuto suo figlio dal 2005 praticamente da sola, si intreccia con una riflessione più ampia su che cosa significhi “famiglia” quando il quadro ideale si rompe.
Serena Enardu parla della presenza di un padre nei confronti di un figlio
Alla domanda se per un figlio sia più difficile non poter contare su una figura paterna, Serena Enardu ha risposto senza esitazioni: “Dipende da che tipo di padre è il padre”. Una frase breve, ma che riassume anni di scelte e consapevolezze. La priorità non è la presenza formale, ma la qualità dell’amore, della responsabilità e del rispetto.
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Il pensiero di Serena Enardu sul ruolo dei genitori
La stessa Enardu lo precisa: “sarebbe meglio un’esistenza con entrambi i genitori presenti, amorevoli e responsabili”. Non è stato il suo caso. In assenza di quel quadro, l’ex tronista di Uomini e Donne indica una via realistica e inclusiva, che mette al centro il benessere del bambino e non gli schemi.
La stoccata di Serna Enardu al suo ex compagno
Quando la figura paterna manca o fa male, per Serena Enardu contano le persone concrete: “se viene a mancare questo scenario idiliaco, allora va bene qualsiasi figura: madrepadre, nonna o nonno, zio o chiunque cresca una creatura con Amore”. E aggiunge la frase che più colpisce: “Per quanto riguarda me, è stato più facile crescerlo senza”. Parole che pesano, ma raccontano una scelta di tutela, non di rinuncia.
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Tommaso: il legame con sua madre Serena e l’affetto di Pago
Tommaso ha 20 anni e con la madre ha un rapporto intenso, spesso raccontato sui social. Negli anni, il ragazzo ha avuto ottimi rapporti anche con Pago, storico compagno di Serena Enardu: un esempio di quell’“altra” paternità che nasce dall’affetto, non dalla biologia.
La gravidanza, la solitudine, la riservatezza: parla Serena Enardu
L’ex tronista ha più volte accennato al passato con misura: fu lasciata quando era incinta di un mese, e portò a termine la gravidanza in solitaria. Al GF Vip disse: “L’importante è vedere che chi si ama sia felice, anche a costo di rinunciare fisicamente a lui”. E sulla scelta di non parlare del padre: “Per me quella persona esiste e quindi non mi va 1i dire una parola sul rapporto che ha con Tommaso, anche se io sono la madre, penso che non sia di mia proprietà”. Una riservatezza che non è omertà, ma difesa dell’intimità del figlio.
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L’episodio del 2022: la denuncia e la paura di Serena Enardu
Nel giugno 2022, Serena Enardu parlò pubblicamente di un fatto grave, poi denunciato: “Una persona squallida, violenta e spregevole, diciamo invisibile della vita di mio figlio, si è presentata a casa per picchiarlo. La cosa più assurda è che dovrebbe essere l’unica persona al mondo che lo dovrebbe proteggere ma non l’ha mai fatto”. L’episodio, raccontò, lasciò Tommaso molto scosso anche sul piano psicologico. Un racconto duro, che dà contorno a tante scelte precedenti.
Un messaggio alle famiglie “non perfette”
Dalle parole di Serena Enardu emerge un messaggio pragmatico: i nuclei “imperfetti” sono reali, e possono essere felici se attorno al minore c’è una rete affidabile. La linea resta la stessa: nessun sensazionalismo sul padre di Tommaso, massima protezione per il figlio, spazio agli affetti che curano.
La storia di Serena Enardu non è un caso di scuola, ma la traiettoria di molte famiglie. Meno etichette, più responsabilità: è questo, in fondo, il cuore del suo messaggio su Tommaso e su suo padre.
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