Dopo qualche giorno dalla nascita della prima figlia, Silvia Provvedi ha ricevuto una vera e propria doccia gelata. Il suo compagno, Giorgio De Stefano, è stato arrestato dopo un blitz partito da Reggio Calabria. Un fatto a dir poco scioccante che ha diviso il popolo del web che, in poche ore, ha chiesto informazioni alla diretta interessata. In virtù di ciò, a seguito di critiche e tentativi di supporto, la Provvedi ha scritto un lungo messaggio su Instagram.
Silvia Provvedi: le parole sul compagno
A pochi giorni dalla nascita dellla piccola Nicole, Silvia Provvedi ha visto il suo compagno finire in manette. Ebbene sì perché Giorgio De Stefano è stato arrestato nell’ambito di un’operazione condotta dalla polizia contro le cosche De Stefano-Tegano e Libri di Reggio Calabria. Sebbene fosse incensurato, per gli investigatori il ragazzo “è da ritenersi il più valido rappresentante delle propaggini operative della cosca De Stefano a Milano, dove si è trasferito negli ultimi tempi”. Di tutta questa storia la Provvedi è totalmente estranea, sta di fatto che il popolo del web non le ha risparmiato dure parole. A tal proposito la ragazza ha fatto sapere: “Al mio compagno Giorgio rinnovo sempre di più il mio amore e la mia vicinanza”.
Silvia Provvedi: le critiche del web
L’arresto di Giorgio De Stefano ha fatto storcere il naso agli utenti social che seguono Silvia Provvedi. Nonostante una parte di questi abbia supportato l’ex naufraga, un’altra importante fetta ha speso parole piuttosto forti. Tra questi il commento più gettonato è: “Certo che te li vai a cercare tutti bravi ragazzi”. Non a caso, dopo Fabrizio Corona con un passato dietro le sbarre, ora è toccato anche al nuovo compagno, nonché padre della piccola Nicole.
Ad ogni modo, la Provvedi ha spiegato: “Ritengo doveroso dover dire due parole alle tantissime persone che mi vogliono bene e che mi stanno esprimendo solidarietà. Vi ringrazio di cuore davvero tutti. Non parlerò più di questa triste vicenda che ha coinvolto me e tutta la mia famiglia fino alla conclusione delle indagini, perché penso sia una mancanza di rispetto nei confronti di una magistratura in cui ho sempre creduto e in cui credo tutt’ora”.