Nel corso dell’ospitata a Storie Italiane, i telespettatori hanno ascoltato le parole di Valerio Scanu in merito alla malattia che l’ha colpito qualche anno fa. Il cantante ed ex allievo di Amici fa sapere di aver avuto un tumore al polmone e di aver subito un’operazione che gli ha praticamente dimezzato l’organo. Nel suo commovente racconto emerge il suo quadro più sensibile in quanto avrebbe preferito non dire nulla ai suoi genitori. Tutto è avvenuto durante la pandemia, un periodo terribile che ha visto anche la morte di suo padre.
Valerio Scanu: il racconto sulla malattia
È un Valerio Scanu che si racconta a 360 gradi quello che è stato ospite a Storie Italiane. Una lunga story line del suo ultimo periodo, in particolare quello più terribile che ha vissuto a causa della malattia. Un tumore al polmone che gli ha cambiato completamente la vita: ora vive con mezzo polmone. Ai microfoni della trasmissione, il cantante spiega di non aver coinvolto la famiglia per tutelarla e proteggerla: “Volevo proteggere la mia famiglia. Anche perché era appena scoppiata la pandemia, quindi non potevano starmi vicino”. E ancora, entrando nei dettagli: “Gli dicevo che era una cicatrice da polmonite, nelle videochiamate con mio padre mi toglievo l’ossigeno per non farlo preoccupare. E per non farlo venire in ospedale mi ero inventato un’ordinanza del Comune di Roma: se fosse venuto senza permesso durante le restrizioni per il Covid lo avrebbero arrestato”.
Valerio Scanu: la morte del padre e il senso di colpa
L’operazione subita da Valerio Scanu gli ha permesso di eliminare il tumore, pur vivendo adesso con metà polmone. Tuttavia, i dispiaceri sono ritornati quando il padre Tonino è morto di Covid a 64 anni. A tal proposito, il cantante racconta: “Anche quella una malattia che ha compromesso i suoi polmoni. Nutro un senso di colpa, perché ho pensato che si fosse caricato sulle sue spalle la mia malattia”. Ad oggi, Valerio ha ripreso in mano la sua vita e continua il suo matrimonio con Luigi Calcara. I due, non a caso, si sono sposati l’anno scorso con rito civile in Campidoglio, alla presenza di amici e rispettive famiglie.
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