Tra i concorrenti più discussi della nuova edizione dell’Isola dei Famosi ci sono ovviamente Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini. I due sono fidanzati da qualche mese e sembrano non sentire la differenza di età, trentotto anni. In coppia anche in Honduras, i due hanno avuto un primo momento di crisi proprio quando si trovano in nomination. Sui fidanzatini già echeggiavano sospetti, ma le ultime dinamiche unite ad una scoperta sui social lasciano l’amaro in bocca adesso. Non a caso, la manager del ragazzo sarebbe Donna Pamela.
Isola dei Famosi 2023: una scoperta che fa rumore
Spulciando su Instagram, gli utenti social si sono imbattuti in qualcosa di davvero inaspettato che riguarda Simone Antolini. Sul suo profilo ufficiale, il concorrente della nuova edizione dell’Isola dei Famosi ha riportato l’agenzia che lo rappresenterebbe: la Dreaming Management. Un nome che se letto non dà alcuna reazione, ma basti sapere da chi sarebbe guidata per far scattare l’allarme.
Ebbene, sarebbe Pamela Perricciolo, meglio conosciuta come Donna Pamela, ex manager di Pamela Prati nel famigerato caso legato a Mark Caltagirone. Quella storia è chiara a tutti, essendo una storia di un finto fidanzamento, ed ecco che su Twitter centinaia di critiche stanno travolgendo il concorrente.
Isola dei Famosi 2023: dubbi sui Paone e Simone
Le critiche intorno alla coppia formata da Cecchi Paone e Simone Antolini dopo la scoperta social sono sempre più numerose. Qualcuno, non a caso, inizia a sospettare che la loro storia all’Isola dei Famosi sia finta e solo una trovata pubblicitaria per far parlare di loro. Il tutto, secondo buona parte dell’opinione pubblica, architettata proprio da Donna Pamela, la quale sarebbe appunto esperta in queste storie.
Ovviamente nessuno può confermare tale teoria, in quanto non si esclude che il fidanzamento tra i due naufraghi sia vero e sincero. Tuttavia, appare piuttosto insolito che la coppia abbia discusso proprio ora che sono in nomination, per poi riconciliarsi con frasi d’effetto davanti alla telecamera. Che sia tutta una strategia? Ai posteri l’ardua sentenza.
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