Attualmente nell’occhio del ciclone a Uomini e Donne per via della tormentata frequentazione con il tronista Federico Nicotera, la corteggiatrice Carola Carpanelli ha rilasciato un’intervista al settimanale della trasmissione, “Uomini e Donne Magazine”, nella quale ha raccontato qual è stato l’episodio della sua vita che più di altri l’ha formata e fatta crescere, lasciando decisamente il segno. Soprattutto, ha insegnato a Carola a saper mediare e assumersi le proprie responsabilità.
Uomini e Donne news, Carola Carpanelli racconta il suo primo lavoro
Intervistata dal settimanale Uomini e Donne Magazine, Carola Carpanelli ha raccontato l’episodio che più ha segnato la sua breve vita, ovvero la sua prima estate di lavoro, quella del 2018, in un villaggio turistico. La corteggiatrice di Federico Nicotera ha spiegato che l’obbligo di dover sottostare a delle regole rigide e le responsabilità di cui era stata investita pur essendo ancora minorenne, inizialmente l’hanno spaventata moltissimo anche per via del suo carattere fragile.
La corteggiatrice di Uomini e Donne si confessa tra timori e difficoltà
“Non sapevo gestire le emozioni, temevo di sbagliare” ha ricordato Carola. “Devi essere professionale, sentire il tuo ruolo di educatore, animatore. È stato stupendo scoprire quante cose un bambino ha in testa! E anche le paure, le necessità del genitore” ha proseguito la corteggiatrice di Federico Nicotera a Uomini e Donne, ricordando anche i momenti brutti, le sgridate e la grande difficoltà nel farsi rispettare. Ma lavorare, ha detto ancora Carola, le è piaciuto così tanto che alla fine quell’esperienza inizialmente spaventosa ha deciso di ripeterla anche per le estati successive.
Uomini e Donne, Carola rivela: “Quell’esperienza lavorariva mi ha fatta crescere tanto”
“Mi ha insegnato a conoscere le persone e a relazionarmi a loro, persone non che si scelgono come gli amici ma che ti capitano nel contesto lavorativo” ha detto Carola Carpanelli nell’intervista rilasciata a Uomini e Donne Magazine nel numero in edicola questa settimana. La 21enne di Varese ha riconosciuto che lo stare per la prima volta lontana da casa l’ha fatta crescere molto, facendola diventare matura come non sarebbe mai diventata se avesse continuato a studiare e basta, senza provare le responsabilità di un vero lavoro.
“Non sarei io se non fossi andata a lavorare nel mini-club di quel villaggio” ha concluso, “ora mi sento più grande, più matura”.
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