Nonostante sia lontano dagli schermi televisivi italiani da molti anni, Giorgio Manetti è sempre al centro dell’attenzione. Che sia per un nuovo progetto (l’ultimo in versione attore) o che sia protagonista di qualche affermazione sui suoi vecchi colleghi di Uomini e Donne, l’ex cavaliere più famoso d’Italia fa parlare spesso di sé. Ed ecco che, nell’ultima intervista rilasciata a Il Giornale, ha raccontato un clamoroso retroscena sul trono over.
Uomini e Donne: il retroscena di Giorgio Manetti
Mentre i suoi progetti lavorativi proseguono a gonfie vele, Giorgio Manetti ha deciso di raccontarsi a Il Giornale. Qui, l’ormai ex cavaliere di Uomini e Donne ha ripercorso uno dei momenti chiavi passati all’interno del trono over, ossia quando arrivò alla decisione di abbandonare definitivamente il programma. Da quel momento, il Manetti ha detto “basta” e non è mai più tornato indietro. Ma quali sono stati i motivi che lo hanno portato a chiudere questo incredibile capitolo? A rivelarlo è stato proprio lui, e non è solo legato ai suoi nuovi progetti (libri e altri format): “In studio c’era quell’atmosfera strana e io non capivo tutto quell’astio nei miei confronti”.
Uomini e Donne: le parole dell’ex cavaliere
Continuando la sua intervista, Giorgio Manetti ha voluto dire la sua sulla Redazione di Uomini e Donne. Stando alle sue parole, qualcosa all’interno del programma si sarebbe mosso contro di lui: “Sono stato chiarissimo con la redazione già nell’ultima stagione in cui ero lì. Venivo attaccato infondatamente per ogni cosa e non capivo perché. Però quando ne parlavo con la redazione erano sempre gentili e disponibili. Non è che mi hanno fatto capire che il mio tempo era finito, però ad un certo punto ti rompi ed arrivi ad un bivio, o decidi di rimanere e cominciare a recitare cambiando una corteggiatrice alla settimana o rimani fedele a te stesso, e io ho scelto la seconda opzione”.
E sulla possibilità di ritornare nel parterre: “Io non tornerò mai più in quello studio, perché se tornassi adesso mi sentirei totalmente fuori luogo”.