Il timone della conduzione dell’Eurovision 2023 è passato da Cristiano Malgioglio a Mara Maionchi, la quale è diventata la nuova spalla di Gabriele Corsi, voce principale nel raccontare l’evento europeo. Se già nelle semifinali la produttrice discografica si era resa protagonista di alcune affermazioni che avevano scatenato un putiferio con le altre nazioni in gara, in finale è andata pure peggio in termini di gestione della puntata. La giudice di Italia’s Got Talent, infatti, è sembrata poco attenta e soprattutto fuori luogo.
Eurovision 2023: Mara Maionchi non convince
C’era tanta curiosità di vedere Mara Maionchi tra le voci commentatrici dell’Eurovision 2023. Sulle spalle della produttrice discografica giaceva il peso di sostituire Cristiano Malgioglio, ormai diventato un’icona del programma, e pare proprio che questo le abbia giocato un brutto scherzo. L’affiatamento con Gabriele Corsi è tutto da rivedere, in quanto i due proprio non riuscivano a gestire la diretta. Tra imprevisti, silenzi misteriosi, frasi gettate a caso e continue correzioni di Corsi a Maionchi, il risultato della finale è stato un disastro per i canali Rai.
Non a caso, la giudice di Italia’s Got Talent è apparsa poco concentrata durante l’evento e probabilmente poco informata sulla competizione.
Eurovision 2023: una finale da dimenticare
La finale dell’Eurovision 2023 è stata vinta dalla Svezia che ha avuto un plebiscito di voti grazie a “Tattoo” di Loreen, mentre l’Italia si è accontentata di un ottimo quarto posto di Marco Mengoni e la sua “Due Vite”. Tuttavia, mai come gli altri anni, la finale seguita sui canali Rai ha fatto molto discutere. Qualcuno ha definito sbagliata la scelta di affidare il ruolo di commentatrice a Mara Maionchi, essendo stata lei per molti l’anello debole della conduzione. In più ci si è messa anche la regia che ha mandato “finte” pubblicità restando invece in diretta e lasciando il telespettatore praticamente solo.
Per non parlare di Gabriele Corsi che anticipava (non si sa come) le votazioni dei 12 punti delle nazioni, confondendo di fatto il pubblico sintonizzato. Insomma, bisognerà cambiare qualcosa il prossimo anno.
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