In queste ore, Gigi D’Alessio è finito al centro dell’attenzione per un episodio tutt’altro che positivo. Ci sarebbero nubi all’orizzonte per il noto cantante napoletano in quanto la Procura di Roma lo ha accusato di evasione fiscale. Stando a quanto emerso, il PM avrebbe chiesto una pena di quattro anni di carcere per lui e di due anni di carcere per altre quattro persone (un socio e tre legali rappresentanti di un’azienda). Adesso si attende la sentenza che svelerà il destino del cantante.
Gigi D’Alessio: chiesti 4 anni di carcere
E’ un periodo turbolento per Gigi D’Alessio in quanto rischia fino a quattro anni di reclusione. La pena è stata richiesta dalla Procura di Roma che ha accusato il cantante neomelodico di reati fiscali. Nulla di confermato, sia chiaro, poiché la sentenza è attesa nella prossima udienza del processo fissata al 9 novembre 2021. Ma quale sarebbe il reato contestato al napoletano? Secondo quanto sostenuto dall’accusa, D’Alessio, nel 2010, non avrebbe dichiarato alcuni utili tra Ires e Iva per 1,7 milioni di euro, frodando così il fisco. Ma su 4 capi d’imputazione, almeno due finiscono in prescrizione.
Gigi D’Alessio: evasi 1,7 milioni di euro?
Ora, secondo quanto ricostruito dall’accusa, Gigi D’Alessio e gli altri imputati avrebbero trasmesso “un’infedele dichiarazione fiscale delle imposte dirette e dell’Iva per l’ anno d’imposta 2010, omettendo di indicare elementi attivi di reddito per 6.040.555 euro, evadendo l’ Ires per 997.581 euro e l’Iva per 770”. Stando a quanto ricostruito dai magistrati e dai militari della Guardia di Finanza, il cantante, proprietario del 95% delle quote della Gdg Productions, insieme al suo socio e ai due legali della società che si sono avvicendati tra il 2009 e il 2010, avrebbero presentato una infedele dichiarazione dei redditi, per l’anno di imposta relativo al 2010, evadendo, in tutto, un milione e 700mila euro di tasse.
Gigi D’Alessio: il cantante crede nella giustizia
A questo proposito Gigi D’Alessio ha sempre ribadito la sua totale estraneità ai fatti, dicendosi fiducioso nella giustizia. Queste le sue parole: “Sono convinto che l’atto che mi è stato notificato sia un atto a tutela, che mi consentirà di dimostrare, nelle opportune sedi, la mia totale estraneità a fatti che non mi sono ancora chiari e noti”. Il cantante fece questa dichiarazione all’inizio dell’indagine il cantante, aggiungendo anche: “È giusto che la magistratura faccia le verifiche che riterrà opportune. Resto, come è naturale che sia, a disposizione dell’autorità giudiziaria”.
Non ci resta quindi che attendere il 9 novembre 2021 per comprendere la decisione del giudice.