Non ci sono dubbi che la squalifica di Riccardo Fogli abbia creato un putiferio dalle proporzioni gigantesche. Il motivo? C’è chi afferma che la produzione della settima edizione del Grande Fratello Vip non abbia analizzato bene il video della presunta bestemmia e c’è chi spiega che il cantante non sarebbe stato l’unico ad infrangere il regolamento laddove ci fosse stata. Insomma, in entrambi i casi qualcosa non tornerebbe. Per tale motivo, l’ormai ex gieffino potrebbe valutare il ricorso per rientrare in gioco o evitare la penale.
Grande Fratello Vip 7: qualcosa non quadra?
E’ scoppiata una vera e propria bufera dopo la squalifica lampo di Riccardo Fogli nella settima edizione del Grande Fratello Vip. Il video circolato in rete sembrava non lasciare dubbi sulla bestemmia pronunciata, ma alcuni non ne sono più così convinti. La moglie del cantante ha raccolto tutte le segnalazioni degli utenti, i quali si dividono in due categorie: chi afferma che la bestemmia ci sia stata, chi dice che ci sarebbe un errore di analisi. Quest’ultima parte fa notare che Fogli avrebbe pronunciato “Madosca” e non “Madonna”, il che non sarebbe una blasfemia. E’ chiaro che se così fosse, la regia avrebbe preso un abbaglio e dovrebbe ritornare sui suoi passi.
Grande Fratello Vip 7: il cantante valuta il ricorso
Prendiamo ora il caso secondo cui la bestemmia ci sia stata davvero. In questa variante, spiegano gli esperti, la squalifica di Riccardo Fogli sarebbe ovviamente giusta. Tuttavia, emergerebbero altri casi identici in questa stessa edizione del Grande Fratello Vip. Ebbene sì perché diversi utenti social hanno fatto circolare video in cui pare che anche Charlie Gnocchi e Amaurys Perez abbiano bestemmiato. Sta di fatto che loro non sarebbero stati squalificati.
Per tutti questi motivi, Fogli potrebbe valutare il ricorso. Non tanto per rientrare in casa, in quanto pare proprio non sia sua intenzione ora come ora, ma per dimostrare di non essere colpevole e di evitare anche la penale che si vocifera sia piuttosto salata: circa 20mila euro.