Mercoledì 17 giugno 2020 è andata di scena la finale di Coppia Italia tra Napoli e Juventus e, come da tradizione, la partita è stata aperta dall’inno nazionale. Quest’anno l’onore di cantare l’inno di Mameli è toccato a Sergio Sylvestre, ex allievo di Amici di Maria De Filippi nato a Los Angeles. Purtroppo per lui però, l’esibizione si è rivelata un vero e proprio disastro. Proprio a causa dei suoi errori, il web non ha risparmiato il giovane cantante che si è ritrovato immerso anche da insulti razzisti.
Coppa Italia: Sergio Silvestre sbaglia l’inno
Se il Napoli non dimenticherà mai il 17 giugno 2020 perché ha potuto alzare al cielo la sesta Coppa Italia della sua storia, Sergio Sylvestre spera di dimenticare presto questo giorno. Ebbene sì perché l’euforia di aver preso parte alla finale cantando l’inno di Mameli a inizio partita è stata cancellata dall’esibizione stessa del cantante. L’ex allievo di Amici di Maria De Filippi, infatti, non solo ha dimenticato le parole dell’inno nazionale dando vita a secondi di interminabile silenzio, ma ha anche sbagliato il tempo di attacco e finito nella bufera per il pugno alzato a fine esibizione.
Coppa Italia: insulti razzisti su Sergio Silvestre
Insomma una serata da dimenticare al più presto che lo stesso Sylvestre ha giustificato su Instagram: “Vi ringrazio per questa opportunità. Che dire, ero molto emozionato”. Gli errori di Sergio Sylvestre non sono stati perdonati sul web che, in pochissime ore, lo hanno bombardato di insulti. Dalle semplici critiche, però, si è precipitati nell’oblio del razzismo, in quanto molti utenti social hanno attaccato il giovane cantante proprio sul suo colore della pelle e sul pugno a fine esibizione: “Questo deve cantare l’inno della Savana”.
E ancora: “E’ un cantante di m**da! Non italiano, non bianco e comunista!”. Gli insulti sono diventati tantissimi scatenando una vergognosa protesta sul web che ha diviso i social. A chi ha difeso il cantante riconoscendo i suoi errori, c’è chi ha criticato la Lega di aver scelto l’ex allievo di Amici per un ruolo così importante.