Se da una parte c’è Chiara Ferragni che sta facendo i conti con numerose indagini, Fedez non se la starebbe passando meglio dopo l’ultimo episodio. Ebbene sì perché il rapper milanese ha commesso un errore che ora potrebbe costargli davvero caro. Tutto parte dall’ultimo appuntamento del suo Muschio Selvaggio dove ha mostrato la foto di un hater e non ha esitato ad insultarlo. Tuttavia, l’artista ha sbagliato persona causando un enorme danno alla persona che non c’entrava nulla.
Fedez: l’errore a Muschio Selvaggio
Nell’ultimo periodo i Ferragnez sono costantemente sulla bocca di tutti a causa di situazioni tutt’altro che positive. Chiara Ferragni deve difendersi dalle accuse legate alla beneficenza, mentre Fedez si è appena ritrovato in una bufera mediatica. Quale? Mentre si trovava nel suo podcast, Muschio Selvaggio, il rapper milanese ha mostrato la foto di un presunto hater e ha affermato: “Questa è la tua faccia da c**o”. Sta di fatto che l’artista non si sarebbe assicurato che quella foto appartenesse davvero all’hater, il quale pare aver usato un account fake e rubato appunto lo scatto. Il ragazzo della foto infatti è un tale Wazza, un noto tifoso interista, che non c’entra nulla con la faccenda.
Fedez: la replica del ragazzo coinvolto
L’errore di Fedez ha generato un vero problema a Wazza, il quale ha replicato duramente sui social e ha spiegato cosa sta passando in queste ore a causa della presunta superficialità del rapper milanese: “Quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C’è chi non regge il peso della pubblica gogna… ci siamo capiti. Letteralmente ogni social intasato, whatsapp e quant’altro. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune”. Insomma, una situazione davvero assurda. Ma cosa rischia il rapper? La risposta è dipende, in quanto l’errore commesso sembrerebbe involontario. Si può parlare di diffamazione a mezzo stampa in questo caso? Lo decideranno gli avvocati, ma ad ogni modo se questo venisse confermato, il comma prevede che la pena in questo caso sarebbe la reclusione da sei mesi a tre anni oppure la multa non inferiore a 516 euro.
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