Marzo sarà il mese del ritorno de La Talpa, il quale sarà prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi. Si parla tanto del reality e dei suoi protagonisti, così come le prime rinunce. Tra quest’ultime spicca quella di Can Yaman che, secondo i rumors, avrebbe rifiutato il ruolo di inviato. Non a caso, oltre alla conduttrice e ai due opinionisti in studio, il format prevede un’altra figura che gestisce le prove dei concorrenti. Tuttavia, spiegano gli esperti, l’attore turco avrebbe detto “no” a causa del cachet troppo basso.
La Talpa: Can Yaman non ci sarà
In attesa di scoprire come sarà strutturata la nuova edizione de La Talpa, l’attenzione si focalizza su Can Yaman. L’attore turco era stato accostato al reality per ricoprire il ruolo di inviato. Si sapeva già che la trattativa sarebbe stata proibitiva, ma la grande amicizia con Maria De Filippi sembrava poter facilitare le cose. Tuttavia, non è servita ad un granché. Stando agli esperti, la proposta dei vertici non sarebbe piaciuta molto ai manager dell’attore per diverse ragioni. Una di queste sembrerebbe essere quella di un cachet ritenuto troppo basso. Le cifre non si conoscono, così come la reale trattativa tra le parti, ma pare che abbiano chiesto un numero a cinque zeri.
La Talpa: un cachet troppo basso per l’attore?
Sebbene non si conoscano realmente le cifre dei diretti interessati, si presume da esperienze analoghe che i vertici de La Talpa abbiano offerto a Can Yaman un cachet di circa 15mila euro a settimana, che in due mesi (presunta durata del programma) ammontano a 120mila euro. Cifra altissima se si pensa che l’attore dovrà soltanto seguire le prove dei concorrenti, le quali si terranno in Italia per giunta, il tutto con vitto e alloggio. Sta di fatto che tale proposta sarebbe stata respinta dai manager. Il compenso, infatti, sarebbe stato ritenuto basso perché Can non conoscerebbe ancora benissimo l’italiano (sebbene lo parli bene) e per lui sarebbe una doppia fatica controllare i concorrenti.
Qualcuno ipotizza che i manager abbiano chiesto persino 30mila euro a settimana, per la bellezza di 240mila euro in due mesi. Neanche a dirlo, il motivo ha acceso il dibattito sul web.