Da qualche giorno, Felicissima Sera ha chiuso ufficialmente i battenti registrando ascolti mostruosi. Il programma di Pio e Amedeo è stato, infatti, una vera e propria rivelazione che ha regalato qualche ora di spensieratezza al pubblico italiano. Tuttavia, nel corso delle puntate, non sono mancati momenti di forte perplessità, specie riguardo l’ultimo monologo sui gay. Il duo foggiano ha fatto intendere che conta l’intenzione di chi dice “ricchi**e”, e non la parola. Sta di fatto che l’associazione Arcigay è intervenuta sul caso.
Pio e Amedeo: il monologo sui gay
In occasione dell’ultimo appuntamento di Felicissima Sera andato in onda il 30 aprile 2021, Pio e Amedeo hanno dato sfogo ad un altro monologo molto deciso. Questa volta si è parlato dell’uso di alcune espressioni, quali “ne*ro” e “ricchi**e”. I due, tra una battuta e l’altra, hanno fatto sapere che è l’intenzione che conta: “Non si può più dire la parola ricch**ne, devi dire per forza gay. La verità è che conta l’intenzione. Se uno vi vuole offendere con questi termini ridetegli in faccia”. Le loro affermazioni, tuttavia, hanno diviso il web. Sebbene una fetta ha concordato con il duo foggiano, altri hanno fatto sentire il proprio malcontento.
Pio e Amedeo: l’Arcigay interviene
Ad intervenire sulle parole di Pio e Amedeo ci ha pensato persino il vicepresidente dell’Arcigay di Roma, Pietro Turano. Quest’ultimo ha rilasciato un’intervista a Fanpage dove ha sostanzialmente bacchettato il duo foggiano. Ha, infatti, asserito che non intende accogliere insegnamenti sulle reazioni che i gay dovrebbero avere da altri che non hanno mai vissuto sulla propria pelle delle discriminazioni o situazioni di questo genere. Inoltre, sui gay che sono sensibili, Pietro ha affermato che di solito gli omosessuali non se la prendono, ma a tutto c’è un limite. Ecco le sue parole: “Ci siamo rotti di sentire parlare di noi in tv da 40 anni sempre e solo in questo modo”.
Pio e Amedeo: la questione Gay Pride
Nel corso dell’ultima puntata, Pio e Amedeo hanno parlato anche del Gay Pride che da anni si presenta nelle strade di tutte le città italiane. A tal proposito, il duo foggiano ha spiegato: “E’ possibile che nel 2021 ci sia ancora il Gay Pride? Allora anche noi eterosessuali dobbiamo manifestare e elogiare la f**a”. E ancora: “Vi immaginate, noi con uno striscione su scritto ‘viva la f**a’”.
A questa domanda, Pietro Turano ha risposto senza peli sulla lingua: “Il Gay Pride non è una mobilitazione inutile, è un’occasione anche per tanti ragazzi per prendere coraggio, riconoscersi e dichiararsi”.