Sono ormai diverse settimane che Noemi Bocchi e Francesco Totti non si nascondono più. I due fanno coppia fissa e stanno pensando già al loro futuro insieme. Della nuova compagna del numero dieci non si sa molto, solo che è una flower designer e che ha conosciuto Totti sui campi di Padel. A raccontare qualcosa di più riservato sulla donna ci ha pensato Mauro Caucci, il suo ex compagno, il quale ha mostrato un’immagine tutt’altro che positiva della Bocchi.
Noemi Bocchi: le parole dell’ex marito
Solo qualche giorno fa abbiamo raccontato il processo che vede protagonisti Noemi Bocchi e Mauro Caucci. Da quel resoconto ne sono emerse di tutti i colori, specie dai racconti della donna. Adesso però è il turno dell’ex compagno che al settimanale Chi ha rilasciato un’intervista bomba: “Noemi? Io e mia moglie eravamo presi da una ricerca sconsiderata della felicità, ma una felicità intesa come un’acquisizione sfrenata di beni materiali”. E ancora: “Ho fatto in modo che la nostra fosse la storia più bella del mondo e lo è stata, lei ha dimenticato il suo passato e ha sempre saputo perfettamente, e continua a sapere oggi perfettamente, cosa vuole e come arrivare ad ottenere quello che vuole”.
Noemi Bocchi: Mauro Caucci punta il dito e parla di Totti
Continuando la sua intervista, Mauro Caucci spiega che la vita con Noemi Bocchi era diventata soprattutto una ricerca dello sfarzo più ambizioso: “Tutto quello che faceva parte dei valori di un essere umano veniva sempre meno: dovevamo andare in posti esclusivi per le feste, per la borsa, l’anello”. Poi l’affondo: “A chi appartiene la casa dove viveva Noemi? É sua. Essendo stata indicata come imprenditrice nel campo delle decorazioni floreali, l’avrà pagata con le sue risorse. Siete sicuri che sia laureata, che faccia la flower designer, che sia di Roma nord, che provenga da una famiglia ricchissima come è stato detto? Io penso che, comunque vada, rimarrà sempre l’ex moglie di Mario Caucci e la compagna di Francesco Totti”.
E a proposito di Francesco Totti, dice: “Sei liberissimo di fare quello che vuoi, ma lo fai preservando quelle che sono le uniche vittime, i figli, perché dopo vent’anni sono stati catapultati dentro un’altra famiglia. I miei figli sono finiti in un mondo talmente lontano da loro che tutto questo è ingiusto”.