Il testamento di Silvio Berlusconi, l’ex fondatore dell’impero Mediaset e ex presidente di Forza Italia, ha sollevato interrogativi riguardo all’eredità del suo figlio Luigi Berlusconi. Il nome di Luigi non è stato menzionato nella lettera più recente, ma una visione d’insieme rivela una situazione diversa da quanto inizialmente prospettato. L’elaborazione del testamento si è sviluppata nel corso di 16 anni, con modifiche e aggiunte durante il processo. In particolare, la mancata citazione di Luigi nell’ultima lettera ha portato a domande sul suo ruolo nell’eredità. Tuttavia, uno sguardo più approfondito svela un panorama differente.

Vantaggio per Luigi Berlusconi nel testamento del padre

Nonostante l’assenza del nome di Luigi nel testamento più recente, datato gennaio 2022, esiste un documento più rilevante risalente al 2006, in cui Silvio Berlusconi aveva scritto di lasciare tutto il resto in parti eguali ai suoi cinque figli, inclusi Luigi. Questo documento primario rappresenta la volontà del padre di includere Luigi nell’eredità familiare. La mancata menzione nel testamento più recente, invece, è legata a legati specifici che richiedono contributi finanziari dagli altri eredi. I figli di Berlusconi, escluso Luigi, dovranno versare complessivamente 230 milioni di euro a Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri.

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Il commento dell’avvocato d’Agostino e gli oneri dei fratelli

L’avvocato Paolo d’Agostino, esperto in successioni, ha chiarito che la mancata citazione di Luigi nel testamento del padre rappresenta effettivamente un vantaggio per lui. Secondo l’articolo 662 del Codice Civile, tutti gli eredi menzionati nel testamento, ad eccezione di uno, sono tenuti a contribuire alla soddisfazione dei legati. Pertanto, Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora dovranno versare complessivamente 230 milioni di euro a Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri. Luigi, essendo escluso da questi legati, non avrà l’onere di contribuire a tali pagamenti, beneficiando di un’importante distinzione.

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In conclusione, nonostante il figlio Luigi Berlusconi non sia stato menzionato nel testamento più recente di Silvio Berlusconi, ciò non comporta l’esclusione dalla sua eredità. La presenza di un documento precedente che include Luigi come beneficiario principale dimostra la volontà del padre di includerlo nell’eredità familiare. Inoltre, l’assenza di obblighi finanziari legati ai legati specificati nel testamento conferisce a Luigi un vantaggio rispetto ai suoi fratelli. Pertanto, le preoccupazioni iniziali sono state smentite da un’analisi più approfondita della situazione successoria dei Berlusconi.

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