Malia, ex allievo della scuola di Amici, ha pubblicato un nuovo singolo intitolato “Acido”. Il testo ha immediatamente fatto il giro del web per i suoi toni polemici e le accuse esplicite rivolte all’industria musicale e anche al talent di Maria De Filippi che lo ha lanciato. Un attacco diretto, senza filtri, che ha riacceso il dibattito su quanto gli ex concorrenti si sentano liberi – o meno – di esprimere il proprio pensiero dopo l’esperienza nel programma.
Amici news: un affronto al sistema musicale
Il primo sfogo di Malia è arrivato su TikTok, dove l’artista ha pubblicato un video diventato virale in poche ore. “Ci sono meccanismi consolidati e non puoi parlare, a meno che tu non diventi un artista gigantesco”, ha dichiarato. Parole forti, pronunciate con rabbia, che puntano il dito contro l’ambiente discografico, accusato di limitare la libertà d’espressione e di manipolare la comunicazione degli artisti emergenti.
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Amici news: il singolo della discordia di Malia
Lo sfogo social ha anticipato l’uscita di “Acido”, un singolo che Malia ha definito il suo personale “vaffa” al sistema. Il testo non lascia spazio a interpretazioni: “Penso a quando ci hanno scommesso. Sono entrato ad un talent show e ne sono uscito diverso. Ho visto il prezzo del successo. Lingue marroni in cerchio, Maria con lo strap-on”. Un passaggio che ha scatenato una vera e propria bufera online, vista l’associazione esplicita con il programma Amici e la citazione – seppur ambigua – del nome “Maria”.
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Malia chiarisce: “Non parlo di Maria De Filippi”
Il rapper ha cercato di calmare le acque dichiarando che la “Maria” del testo non è la conduttrice del talent show. “Con Maria non si intende la nota conduttrice televisiva, ovviamente”, ha precisato. Tuttavia, per molti ascoltatori e addetti ai lavori, la coincidenza di nomi e il riferimento al talent sono troppo evidenti per non generare speculazioni e sospetti.
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Le accuse di Malia
Nel suo sfogo, Malia non si è limitato al mondo discografico. Ha tirato in ballo anche i creator di TikTok pagati per promuovere singoli, i giornalisti musicali “al soldo delle major” e la cultura delle facciate digitali costruite per vendere dischi. “Una bambina che fa una faccetta su TikTok viene pagata quanto un nostro genitore”, ha detto l’artista, sollevando questioni etiche sul marketing musicale contemporaneo.
Gli altri ex di Amici che avevano criticato il talent
Malia non è il primo ex concorrente a lanciare frecciatine ad Amici o al mondo della discografia italiana. In passato, anche Enrico Nigiotti, Emma Marrone e Shady avevano espresso perplessità sul percorso post-programma. Ma in questo caso, l’attacco è stato molto più frontale e provocatorio, sia per i toni che per il linguaggio utilizzato.
Libertà d’espressione o provocazione strategica?
Molti utenti sui social si sono divisi tra chi difende il diritto di Malia a esprimersi liberamente e chi lo accusa di aver strumentalizzato la polemica per ottenere visibilità. Il singolo “Acido” ha ricevuto centinaia di commenti e condivisioni in poche ore, diventando virale proprio per la natura controversa del testo.
Il caso Malia solleva una questione complessa: dove finisce la libertà d’espressione e dove inizia la provocazione fine a se stessa? Il confine è sempre più labile, soprattutto in un mondo in cui la viralità è spesso più potente della qualità. Nel frattempo, Amici resta nel mirino di chi è uscito dalla sua scuola con più domande che risposte.
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