Il 31 maggio 2019, Marco Carta era stato fermato assieme ad una sua amica dalla polizia di Milano per il presunto furto di sei magliette dal valore di più di mille euro. Il cantante si era dichiarato immediatamente all’oscuro dei fatti, nonostante l’arresto iniziale che alla fine non è stato convalidato dal giudice. A distanza di mesi, il suo caso è tornato al centro dell’attenzione. Il motivo? L’ex allievo ha scelto di essere processato con rito abbreviato.
Caso Marco Carta: il cantante sceglie il rito abbreviato
L’avevamo lasciato in un mare di lacrime nel salotto di Barbara d’Urso dove spiegava di non avere nulla a che fare col furto delle sei magliette dal valore di più di mille euro avvenuto il 31 maggio 2019, eppure Marco Carta è tornato sulla bocca di tutti per la scelta di essere processato con rito abbreviato. La notizia è arrivata in queste ore e spiega come l’istanza di processo abbreviato andrebbe a scontare la pena di un terzo nel caso il cantante fosse colpevole. Questa verrà rilasciata dall’avvocato Ciro Giordano nel corso dell’udienza del 20 settembre 2019.
Caso Marco Carta: cosa sta succedendo?
Una scelta che ha scatenato le reazioni più svariate degli utenti social, i quali erano sicuri che il caso fosse ormai risolto. Nelle scorse settimane, il pm Nicola Rossato, titolare del fascicolo del furto alla Rinascente, ha acquisito le immagini delle telecamere di sicurezze del negozio milanese e ha sentito le testimonianze di altri dipendenti, i quali si sono aggiunti a quelli già sentiti il 31 maggio 2019. Stando a quanto trapelato sul web, proprio quest’ultime andrebbero a rafforzare l’ipotesi accusatoria secondo cui anche l’ex allievo di Amici sarebbe stato responsabile del furto.
Inizialmente sembrava escluso ogni tipo di complicità con l’amica 53enne Fabiana Muscas, soprattutto dopo l’intervista di Marco Carta da Barbara d’Urso. Tuttavia, la verità verrà a galla solo nelle prossime udienze.