La settimana che porta alla finale della settima edizione del Grande Fratello Vip è stata caratterizzata dalla rabbia di buona parte degli utenti social. Non a caso, Edoardo Tavassi si è reso protagonista di una lite molto accesa con Micol Incorvaia. Sono volati paroloni che stonano con il nuovo regolamento attuato nell’ultima parte del reality. Per tale motivo, diversi telespettatori hanno chiesto la squalifica del ragazzo, in riferimento ai provvedimenti verso gli altri inquilini eliminati per le stesse ragioni. Tuttavia, Alfonso Signorini, ha deciso di perdonarlo.
Grande Fratello Vip 7: la rabbia del web
Qualche giorno fa, dopo un gioco di gruppo, Edoardo Tavassi ha avuto una fortissima discussione con Micol Incorvaia perché ha sbagliato alcune risposto sulla fidanzata. La situazione è degenerata e, neanche a dirlo, i toni sono stati molto alti: “Non me ne frega un ca**o, per me sei una sfigata”. E ancora: “Vattene a fan**lo, non me ne frega un ca**o se sbagli la data del mio compleanno”.
Insomma, paroloni che, da quando è cambiato il regolamento, ha spinto gli autori a squalificare chi li diceva. Per tale ragione, gli utenti social hanno chiesto lo stesso trattamento per il gieffino con una petizione giunta fino ad Alfonso Signorini. Tuttavia, contro praticamente la regolamento, il conduttore ha deciso di graziare il concorrente.
Grande Fratello Vip 7: le parole di Signorini
Nelle ultime ore, Alfonso Signorini ha deciso di intervenire sulla questione e ha chiamato Edoardo Tavassi nel confessionale durante il collegamento dello scorso daytime. Qui, il conduttore ha fatto sapere: “L’altra sera, quando hai litigato con Micol ed eravate in una situazione di intimità, ti sei lasciato andare ad una serie di parole che noi abbiamo più volte detto di non dire”.
Tuttavia, Alfonso ha voluto tranquillizzare il gieffino, spiegando i motivi per cui non ci sarà un provvedimento: “Non avevi un atteggiamento aggressivo, ma vogliamo portare nella casa della gente la buona educazione. Detto questo, goditi il weekend e la finale“. Sta di fatto che il “rimprovero” non ha fatto altro che far infuriare ancora di più l’opinione pubblica: “Due pesi e due misure, ancora una volta”.
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