Dopo il caos mediatico scatenato dalle confessioni di Massimiliano Morra e Adua Del Vesco legate alla Ares Film e alla presunta esistenza di una setta al cui capo ci sarebbe stato Alberto Tarallo, direttore della Areas, anche l’attrice Manuela Arcuri ha deciso di dire la sua. E lo ha fatto in una lunga intervista a Dagospia nella quale non solo difende a spada tratta Tarallo, col quale ha lavorato per anni nelle fiction di Canale 5, ma anche smentendo ogni parola dei due gieffini e anche di Gabriel Garko, che implicitamente ha confermato le confessioni di Adua.
Manuela Arcusi si scaglia contro Massimiliano Morra e Adua Del Vesco
Intervistata da Giuseppe Candela di Dagospia, Manuela Arcuri ha detto senza mezzi termini che difende a spada tratta Alberto Tarallo, capo della Ares, da quella che le sembra una gogna mediatica. Non solo, perché l’attrice ha affermato che chi accusa l’uomo è irriconoscente, mentre lei, che in passato ci ha lavorato a lungo ed è sua grande amica, dice solo come stanno realmente le cose.
L’attrice difende a spada tratta Alberto Tarallo: “Un uomo generoso, chi lo accusa è irriconoscente”
“Una setta? Hanno detto cose pesantissime. Le ripeto, sono senza parole” ha tuonato Manuela Arcuri. “Mai mai mai mi sono trovata in situazioni imbarazzanti che mi hanno fatta sentire a disagio. Per quindici anni ho lavorato con Tarallo e non ho visto queste cose” ha proseguito, affermando che con lei Tarallo è stato generoso, un uomo con un grande cuore che trattava gli attori come dei figli.
La Arcuri sconfessa le parole di Adua e le lancia una frecciatina
“Non avevo assolutamente un contratto blindato che mi ponesse limiti. Io ho solo visto tanta generosità di Alberto Tarallo” ha detto ancora l’attrice, convinta. “Un grandissimo produttore che ha creato attori totalmente sconosciuti che venivano dal nulla. Li ha creati, formati, gli ha dato un nome e li ha fatti lavorare […] Io non ho mai finto un flirt e non mi è stato chiesto” ha proseguito. E infine ha lanciato una frecciatina non da poco ad Adua Del Vesco, la quale nel caso della morte per suicidio di Teodosio Losito (compagno di vita e di lavoro di Tarallo) ha insinuato che si trattasse di istigazione al suicidio.
“Mi infastidisce” è sbottata la Arcuri. “Quello tra Alberto e Teo era un grande amore, era un’unione totale nella vita e nel lavoro”.