Manca poco alla nuova stagione di Mare Fuori, la quale debutterà in anteprima il 1° febbraio 2024 su Rai Play e in seconda battuta il 14 febbraio 2024 su Rai 2 in prima serata. Sarà il quarto capitolo di una serie che è seguitissima specialmente dalla “generazione z”, a cui va il merito di tenere alto l’interesse verso la serie napoletana anche sui social. Tuttavia, una recente polemica si è abbattuta sulla serie e richiama i messaggi presumibilmente sbagliati che possono lanciare questi generi. A tal proposito ci ha pensato Matteo Paolillo a replicare.
Mare Fuori: a rischio i prossimi capitoli?
Mentre si attende il quarto capitolo di Mare Fuori, l’attenzione dei media si concentra su un interrogativo che ha spesso coinvolto questo tipo di genere. È risaputo che la serie napoletana, così come tante altre che raccontano realtà difficili e brutali (Gomorra, Suburra, Romanzo Criminale ecc), sia incentrata sulla vita in carcere di giovani ragazzi, protagonisti spesso di azioni sbagliate e immorali. Per tale ragione, un quesito è tornato di moda in questi giorni: c’è il rischio che i più giovani prendano esempio da questi modelli sbagliati? Abbiamo già detto che Mare Fuori è seguita specialmente dalla “generazione z”, il che da ancora più valore alla domanda. Stando agli esperti, su questo quesito potrebbero muoversi presto anche enti che tengono a cuore tali esigenze, motivo per cui non si esclude che i prossimi capitoli della serie possano essere a rischio.
Mare Fuori: la replica di Matteo Paolillo
Sebbene il produttore di Mare Fuori abbia confermato che saranno prodotte anche la quinta e la sesta stagione, il quesito suddetto resta valido così come il possibile intervento di chi vuole mettere un freno a questo genere. Non a caso, sono in tanti a pensare che queste serie possano creare eroi sbagliati. Interrogato sulla questione, Matteo Paolillo, protagonista della serie che interpreta Edoardo Conte, ha replicato a chi sostiene che questo genere possa lanciare messaggi sbagliati: “È necessaria un’educazione alla visione, noi raccontiamo la verità, ma non è che guardando la serie si diventa più violenti”. Per poi concludere: “Se ti viene voglia di spaccare la testa di uno, il problema è tuo, non della serie”
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