Soltanto qualche anno fa, Valentina Dallari comunicava ai suoi followers di essere anoressica. Un momento di grande intimità e fragilità che i suoi seguaci hanno accolto con vicinanza e comprensione. Grazie all’aiuto dei propri familiari, l’ex tronista di Uomini e Donne è riuscita a superare la malattia. Da qualche giorno a questa parte però, alcuni utenti social stanno accusando la ragazza di essere dimagrita troppo, a tal punto di pensare che sia ricaduta nella malattia.
Valentina Dallari: le accuse shock degli utenti social
Era il gennaio del 2018 quando Valentina Dallari decise di ammettere ad alta voce e davanti alle telecamere de Le Iene di soffrire di disturbi alimentari. Da allora sono passati quasi tre anni, periodo in cui l’ex tronista di Uomini e Donne ha passato per quasi un anno in una clinica. Da lì, ha cercato di raccontare la sua esperienza sui social, sul suo blog e in un libro, con lo scopo di aiutare se stessa ma anche tutte le persone che soffrono o hanno sofferto della stessa patologia. Condividere qualcosa pubblicamente, però, può avere i suoi risvolti negativi. Tant’è che in questi giorni è stata accusata di esser nuovamente ripiombata nella malattia e di essere di nuovo troppo magra.
Valentina Dallari: lo sfogo su Instagram
Commenti che fanno malissimo, soprattutto per una ragazza che ha superato l’anoressia con tutte le sue forze. Esasperata da questi messaggi, pubblicati sicuramente con troppa leggerezza, la deejay ha replicato a tono. Stufa dai troppi commenti e ferita dalla superficialità delle persone, Valentina Dallari si è lasciata andare in un lungo sfogo su Instagram: “Vi ho fatto entrare nella mia vita privata raccontandovi della mia malattia perché volevo aiutare le persone che mi stavano ascoltando e che magari ci stavano a loro volta passando, ma questo non vi dà comunque il diritto di scrivermi ‘Ti stai ammalando’, ‘Hai una ricaduta?’, ‘Sono preoccupata’”.
E spiega come stanno le cose: “Prima cosa, non è vero, e secondo, è una cosa brutta da dire ad una persona che è appena uscita da una malattia del genere. Le fate mettere in dubbio tutto quello che ha fatto fino ad ora, le fate venire l’angoscia, e si inizia a fare domande del tipo: “Allora c’è qualcosa che non va?”. In ogni cosa c’è una linea che non va oltrepassata, questi commenti teneteli per voi”.