Chiara Ferragni è la celebrità italiana più discussa del momento, non solo perché con la recente nascita della secondogenita è riuscita a portare a termine dei progetti di lavoro, firmando in particolare le uova pasquali benefiche Dolci Preziosi a suo nome, ma anche per le dure accuse lanciate alla Regione Lombardi di agevolazioni sui vaccini anti-Coronavirus. L’occasione dell’affondo è un post in cui la webstar cremonese accusa l’amministrazione lombarda di aver fornito il vaccino anti-Covid 19 alla nonna di Fedez over 80 solo dopo che lei insieme al consorte rapper hanno lamentato ai media che la parente non fosse stata ancora vaccinata. E non solo. Perché nel suo attacco social, la Ferragni rimarca di aver ricevuto un favoritismo dalla regione lombarda rispetto alle persone comuni, per il vaccino concesso alla parente dopo le contestazioni di famiglia. Accuse dure quelle della blogger e che, intanto, la Lega definisce un “atto di falsa propaganda politica” dando vita ad una nuova polemica mediatica, così come vi indichiamo qui di seguito.
Chiara Ferragni contro la Regione Lombardia
L’influencer Chiara Ferragni è al centro di una polemica mediatica, per aver accusato la Regione Lombardia di favoritismo, dopo che è stato iniettato il vaccino anti-Covid 19 alla nonna del consorte Fedez a seguito delle lamentele dei due coniugi sul mancato vaccino iniettato alla parente ultra-ottantenne. Nel suo post di accuse, infatti, la blogger scrive: “Oggi la nonna di Fedez farà il vaccino, e sapete perché? Perché dopo le mie storie di critica alla gestione dei vaccini, ieri, un addetto alle vaccinazioni ha chiamato nonna Luciana chiedendo “Lei è la nonna di Fedez?” Alle 12 può venire a fare il vaccino’.”. E prosegue sul sospetto favoritismo ricevuto dalla Regione in materia di vaccini: “Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più pensando che nonna Luciana aveva il diritto di essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare il suo diritto solo perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l’opinione pubblica”.
Lega risponde a Chiara Ferragni
La risposta alle accuse di Chiara Ferragni giunge da parte di due esponenti della Lega, che amministra la Regione Lombardia governata da Attilio Fontana, ovvero i consiglieri leghisti a Milano Max Bastoni e Gabriele Abbiati: “Apprendiamo con sdegno la strumentalizzazione con la quale Chiara Ferragni ha voluto attaccare Regione Lombardia e chi in questi mesi sta lavorando per vaccinare il maggior numero di lombardi”. In replica alla webstar, inoltre, la Lega invita la Ferragni a restituire l’Ambrogino d’oro ricevuto come premio di recente proprio a Milano, per la sua influenza social che ha permesso di istituire la raccolta fondi per l’apertura di una terapia intensiva anti-Covid all’ospedale San Raffaele: “Falsificare una notizia al solo fine di mettere sotto attacco la Regione, non solo non è corretto ma appare anche come un atto di falsa propaganda politica, degna dei peggiori regimi comunisti. Riteniamo, inoltre, che personaggi che si prestano a queste falsificazioni non siano degne di poter ricevere l’Ambrogino d’Oro e quindi la signora Ferragni restituisca l’attestato e si metta al lavoro seriamente per il bene dei milanesi e dei lombardi”.
Chiara Ferragni accusata di fake news
La Lega, in sintesi, accusa Chiara Ferragni e Fedez di falsificazione di notizie a fin di visibilità, così come emerge anche dalla contestazione mossa da Silvia Scurati, consigliere regionale della Lombardia della Lega, circa la contestazione mossa dalla blogger sul presunto favoritismo ricevuto in famiglia sulla campagna vaccinale anti-Covid 19 in atto: “Polemica sul nulla che è evidentemente specialità della casa. L’omessa segnalazione del Comune di residenza nella compilazione dell’adesione è l’unico problema. L’altro problema è la celebrità che induce qualcuno a inventare curiose e strane agevolazioni già smentite da Ats. Il duo Ferragnez ogni giorno ne inventa una e per carità è chiaro che abbiano necessità di mantenere la loro esposizione mediatica ma evitino bufale che creano solo tensioni in un momento delicato per la Lombardia”.
Chissà, quindi, se i Ferragnez risponderanno alle polemiche in corso che li coinvolgono.