Proseguono le medicazioni a Gianni Morandi che circa una settimana fa ha subito un grave incidente domestico dove si è procurato le ustioni su gambe e mani. La situazione sarebbe piuttosto stabile, ma il cantante bolognese ha fatto sapere di aver passato una Pasqua insolita sostendo di essere molto preoccupato più passano i giorni. Il quadro clinico, tuttavia, resta positivo anche se Morandi dovrà restare in ospedale ancora per un po’.
Gianni Morandi: le paure del cantante
In una situazione già di forte emergenza come quella del Covid, passare le feste di Pasqua in ospedale non deve essere una cosa facile. Lo sa bene Gianni Morandi che è stato costretto a trascorrere la festività da solo presso l’ospedale Bufalini di Cesena, nel cui centro grandi ustioni è ricoverato. Il cantante, che ha riportato ustioni sul 15% del corpo, racconta al Resto del Carlino di non essere stato ancora dimesso. La degenza in ospedale durerà ancora circa 10 giorni, poi l’artista dovrà cominciare la riabilitazione. Qui ha affermato: “Col passare dei giorni mi spavento sempre di più”.
Gianni Morandi: la rivelazione dopo l’incidente
Continuando la sua intervista, Gianni Morandi ammette di essere stato comunque fortunato nella sfortuna: “Mi rendo conto del rischio che ho corso e di quanto sono stato fortunato. Prima di tutto, ho salvato la vita. Perché quando tu cadi dentro a una buca così, mentre spingi dentro un tronco che pensi faccia resistenza, e ti trovi in mezzo alle braci, con le fiamme intorno, è una cosa tremenda”. Dal momento in cui sarà dimesso, tra una decina di giorni circa, Morandi dovrà cominciare la riabilitazione per recuperare il pieno uso della mano destra, risultata essere quella maggiormente danneggiata: “La mano sinistra, quella che fa gli accordi, si muove abbastanza bene. Direi che è quasi recuperata”.
Gianni Morandi: le cure dolorose
I farmaci stanno rispondendo abbastanza bene, ma Gianni Morandi spiega che è tutto molto difficile e doloroso. La mano destra, infatti, sembra quella più danneggiata: “La mano destra in questo momento è piuttosto debole, dovrò fare molta fisioterapia, ci vorrà del tempo. Bisogna ridarle vitalità, diciamo”. I farmaci lo stanno aiutando a guarire, così come le medicazioni che però risultano essere molto dolorose: “Senza l’aiuto dei farmaci non si può resistere. Ogni due giorni mi facevano una medicazione. Ma la medicazione è una cosa molto dolorosa e ti devono addormentare”.
E in merito alla permanenza in ospedale conclude: “Parlano di una decina di giorni ancora”.