Alessandro Basciano non è più sottoposto a misure cautelari. La decisione è arrivata dopo l’interrogatorio tenutosi il 23 novembre nel carcere di San Vittore, a Milano. A confermarlo è il suo legale, Leonardo D’Erasmo, che ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla vicenda, spiegando le motivazioni che hanno portato alla revoca. Secondo il legale, la versione fornita da Sophie Codegoni, ex compagna di Basciano, non corrisponderebbe alla verità, come dimostrato durante l’interrogatorio grazie a prove documentali.

Il discorso dell’avvocato Leonardo D’Erasmo

In un’intervista, l’avvocato ha spiegato in dettaglio quanto emerso durante l’interrogatorio e i motivi che hanno portato il giudice a revocare ogni misura cautelare nei confronti di Alessandro Basciano. Queste le sue parole: “Abbiamo sconfessato una per una tutte le accuse di Sophie. Il giudice era anche a conoscenza che lei avesse rimesso la querela e quando stamattina la difesa ha prodotto elementi in senso opposto, il giudice ha avuto contezza della realtà e ha revocato la misura. (…) Basciano non andrà ai domiciliari, non avrà un braccialetto elettronico e non ha ricevuto nemmeno il divieto d’avvicinamento. Il rapporto tra Alessandro e Sophie non era sano, ma da qui a farlo passare come un omicida o come il Turetta della situazione ce ne vuole.” Poi l’avvocato Leonardo D’Erasmo conclude così: “C’è stata la revoca della misura cautelare date tutte le prove che abbiamo presentato in interrogatorio oggi. La versione di Sophie non corrisponde alla verità e l’abbiamo provato con chat, screenshot, messaggi di lei. Lei due giorni prima si è presa una Chanel da 8000 euro da Alessandro; se hai paura di un uomo così violento che ti stalkera, non accetti le sue attenzioni. Il mio assistito non è il carnefice descritto in questi giorni, così come lei non è una vittima.”

La decisione del giudice e il futuro di Alessandro Basciano

Secondo quanto riportato dall’avvocato D’Erasmo, il giudice ha considerato valide le prove fornite dalla difesa, tra cui chat e messaggi, che avrebbero messo in dubbio la versione fornita da Sophie Codegoni. La querela, che la stessa Sophie avrebbe rimesso, avrebbe inoltre influito sulla valutazione complessiva del caso. La revoca della misura cautelare esclude per Alessandro Basciano non solo i domiciliari, ma anche altre restrizioni, come il divieto di avvicinamento o l’uso del braccialetto elettronico. Il legale ha ribadito che il suo assistito è stato descritto in modo distorto negli ultimi giorni e che ulteriori passi saranno intrapresi per difendere la sua immagine e la sua posizione.

Un rapporto complicato ma non violento

L’avvocato ha ammesso che il rapporto tra Alessandro Basciano e Sophie Codegoni non fosse dei più sereni, ma ha respinto categoricamente l’idea che il suo assistito fosse un carnefice, paragonandolo in modo critico ai recenti fatti di cronaca. L’accusa di stalking e violenza, secondo la difesa, sarebbe stata smontata attraverso la presentazione di prove concrete.

Ora Alessandro Basciano è libero (e ha già rilasciato le prime dichiarazioni sui social) e potrà affrontare il proseguimento delle indagini da una posizione più favorevole. Tuttavia, il caso rimane complesso e continuerà a essere seguito con grande attenzione sia dai media che dall’opinione pubblica.

FAQ Alessandro Basciano

Qual è la situazione attuale di Alessandro Basciano?

Alessandro Basciano è stato liberato dal carcere e non è più soggetto a misure cautelari. La decisione è stata presa dopo la presentazione di prove che avrebbero sconfessato le accuse a suo carico.

Cosa ha detto l’avvocato di Alessandro Basciano?

L’avvocato Leonardo D’Erasmo ha dichiarato che il giudice ha revocato la misura cautelare dopo aver preso visione delle prove che dimostrerebbero l’estraneità di Basciano alle accuse. Ha inoltre criticato la narrazione che lo ha dipinto come un carnefice.

Sophie Codegoni ha ritirato la querela?

Sì, secondo l’avvocato di Basciano, Sophie Codegoni avrebbe rimesso la querela. Questo elemento è stato preso in considerazione dal giudice nella valutazione del caso.