Raffaella Carrà è morta. Nata a Bologna il 18 giugno del 1943, aveva appena compiuto 78 anni. Cantante, ballerina, showgirl, attrice e conduttrice sia in radio che in televisione, la Carrà era famosa in Italia e in Spagna, dove per tutta la vita ha lavorato attivamente. A dare la triste notizia è stato l’ex compagno Sergio Japino. I due sono stati fidanzati per quasi vent’anni; lasciatisi di comune accordo nel 1997, erano rimasti in ottimi rapporti.
Sergio Japino annuncia la morte di Raffaella Carrà: “Ci ha lasciati”
“Raffaella ci ha lasciati” ha scritto Sergio Japino. “È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Il coreografo si è così unito al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. Il vero nome di Raffaella Carrà era Raffaella Maria Roberta Pelloni. Il su talento era esploso subito, ad appena vent’anni, e la sua carriera non ha mai conosciuto dei bassi.
Icona inarrivabile, Raffaella Carrà ha spopolato nella musica e nella televisione
Come da lei stessa dichiarato nel corso di un’intervista sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni, la Carrà ha venduto oltre 60 milioni di dischi. A “Domenica In”, intervista da Pippo Baudo, Raffaella aveva dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro. Distintasi per audacia, coraggio e intraprendenza, sempre curiosa e capace di reinventarsi, conquistando di volta in volta anche il pubblico più esigente e reticente, Raffaella Carrà è stata tra le poche donne in grado di tener testa a un pattern di conduttori uomini.
Raffaella Carrà idolo della musica: le sue hit e il ruolo di icona gay
Parliamo di mostri sacri della televisione come Pippo Baudo, Raimondo Vianello, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese. Ma anche di star della musica come Mina, visto che hit come “Rumore” oppure “Come è bello far l’amore da Trieste in giù” sono rimaste per mesi ai vertici delle classifiche europee. Raffaella Carrà era anche un’icona gay ed LGBT, un vero e proprio mito che resterà nel cuore della gente.
Ci uniamo anche noi alle più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici dell’artista.