Il Gip di Venezia incaricato della perizia riguardante la morte di Michele Merlo per leucemia fulminante non ha dubbi: il cantante, ex allievo di Amici, poteva essere salvato. Le probabilità di salvezza variavano dal 7% al l’89%, se solo il medico del pronto soccorso avesse capito – o ipotizzato – che la febbre alta e soprattutto l’edema esteso sulle gambe di Michele Merlo, in arte Mike Bird, erano dovuti non a uno strappo muscolare come da lui diagnosticato, bensì alla leucemia fulminante che lo scorso giugno l’ha stroncato in propri giorni. Un verdetto che lascia ancora più l’amaro in bocca ai genitori di Merlo, che sono più che mai determinati a fare giustizia.
Dello stesso argomento potrebbe interessarti anche…