La seconda puntata della nuova edizione dell’Isola dei Famosi si avvicina e una voce sta facendo piuttosto discutere. Stando ai rumors, infatti, Nikita Pelizon sarebbe stata chiamata dalla produzione per accomodarsi nel lato ospiti dello studio. La vincitrice della settima edizione del Grande Fratello Vip, non a caso, è una grande amica di Helena Prestes e la sua presenza serviva per supportare la modella. Tuttavia, i vertici avrebbero bloccato il tutto in extremis.
Isola dei Famosi 2023: salta l’ospitata di Nikita Pelizon
Tra le concorrenti della nuova edizione dell’Isola dei Famosi c’è anche la bellissima Helena Prestes, la quale è già finita in nomination dopo appena la prima diretta. La settimana della modella italo-brasiliana è stata a dir poco difficile, visto che in questi giorni si è sentita anche male arrivando persino a delirare. Dunque, per tale ragione, gli autori del reality avevano pensato di invitare Nikita Pelizon per supportarla dallo studio. Le due, d’altronde, sono molto amiche, tanto da aver partecipato insieme ad un’edizione di Pechino Express. La vincitrice della settima edizione del Grande Fratello Vip sembrava ormai pronta a presenziare nella seconda diretta del reality, ma una chiamata avrebbe slittato la partecipazione a data da destinarsi, il che potrebbe essere troppo tardi.
Isola dei Famosi 2023: lo zampino dei vertici Mediaset
Secondo quanto rivelato dagli esperti, l’ospitata di Nikita Pelizon sarebbe stata rimandata o addirittura bloccata definitivamente. Ecco quindi che i supporters della vincitrice hanno fatto sentire il proprio malumore, ipotizzando che possa esserci lo zampino dei vertici Mediaset. Non a caso, Pier Silvio Berlusconi ha “punito” in qualche modo alcuni protagonisti della settima edizione della casa più spiata d’Italia, rei di aver lanciato troppi messaggi negativi nel corso dell’avventura. La punizione consisterebbe il blocco di ogni partecipazione in altri format, motivo per cui si pensa che anche la bella Pelizon rientri in questa categoria.
D’altronde, i vipponi “perdonati” dal presidente sarebbero davvero pochi.
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