Il caso Ares-gate, esploso per le dichiarazioni compromettenti che Massimiliano Morra e Rosalinda Cannavò hanno speso sull’Ares al GF vip 5, tanto da definirla una setta, continua a far parlare, e ora a discuterne è Gabriele Rossi. L’attore ha infatti rilasciato un’intervista a mezzo stampa, dove ha in particolare commentato l’indagine aperta sulla morte di Teodosio Losito, noto produttore dell’Ares, per la quale si è pronunciato l’ex storico Gabriel Garko. Nel suo intervento, ha quindi riportato delle dichiarazioni critiche sull’agenzia per cui collaborava in passato, contestandone la mancata libertà professionale per gli attori facenti parte della stessa. Particolari che vi snoccioliamo nel nostro articolo.
Ares-gate, Gabriele Rossi si racconta
Dopo essere diventato un protagonista del Gf vip 2016, dove ha conseguito il secondo posto, Gabriele Rossi torna a raccontarsi in un’intervista concessa a La Repubblica. Nel suo intervento ha esordito commentando i recenti sviluppi del caso Ares-gate esploso al Gf vip 5. Sul caso la Procura di Roma ha aperto infatti un’indagine sulla morte di Teodosio Losito, ex volto Ares, su cui è stato ascoltato anche l’ex di Rossi, Gabriel Garko. “Gabriel Garko è nel periodo giusto della sua vita, ora ha forza di potersi permettere di dire la verità. E lo ha fatto parlando con la procura”, ha quindi dichiarato Rossi.
Gabriele Rossi e il retroscena sull’Ares-gate
Proseguendo la sua intervista, Gabriele Rossi ha poi svelato un curioso retroscena, ovvero che la madre gli ha consigliato di non firmare il contratto in esclusiva con l’Ares. Un consiglio che Gabriele ha accolto, per un preciso motivo. “La libertà rispetto alle scelte lavorative era deviata dalle esclusive che mi chiedevano. Non ho accettato e al mio personaggio è stata tagliata la testa. Ho opinioni chiare, ma non le espongo”, ha infatti espresso Rossi.
Gabriele Rossi e la lovestory con Gabriel Garko
In un intervento concesso a Live- non è la D’Urso, inoltre Gabriele Rossi non ha nascosto di aver vissuto per molti anni un amore clandestino con Gabriel Garko, anche negli anni in cui Gabriel riscuoteva successo con l’Ares: “Quando stai insieme a un personaggio così ingombrante, ti rendi partecipe di alcuni meccanismi per tentare di proteggerlo. Quanto l’ho amato? Tanto. Ho voluto fortemente rimanere in buoni rapporti”.
Chissà, quindi, se Garko confermerà la testimonianza di Rossi.