Da qualche giorno a questa parte, la lente di ingrandimento dei media si è posata sugli esclusi di Sanremo 2024. Sono tanti i nomi di artisti davvero importanti, la cui sorte è stata la stessa di Giuseppe Povia, molto vicino al ritorno nella kermesse, tra cui Al Bano, Arisa, Fabrizio Moro e anche Francesco Gabbani, che sono stati messi alla porta in extremis. L’esclusione ha fatto abbastanza male al cantautore, il quale ha manifestato il suo dispiacere in queste ore.
Sanremo 2024: anche Povia tra gli esclusi
Alla lunga lista di esclusi emersa in queste ore, si aggiunge anche Giuseppe Povia. Il cantautore è stato raggiunto da Adnkronos per conoscere le sue sensazioni in merito alle decisioni di Amadeus per Sanremo 2024: “Ho mandato il brano, lo faccio ogni anno. Io sono pronto per Sanremo da 14 anni ma Sanremo non è ancora pronto per me e per i miei brani sociali”. Secondo l’artista ci sarebbe interesse intorno al suo nome: “Ho fatto più di 110 concerti quest’anno e probabilmente il 2024 sarà simile perché ci sono già molte richieste, quindi il gradimento c’è”. Poi aggiunge che i suoi brani potrebbero risultare scomodi: “Viviamo in un’era dove si devono ascoltare solo canzoni d’amore magari belle ma innocue da non disturbare l’equilibrio culturale e ideologico di nessuno”.
Sanremo 2024: la teoria di Povia sull’esclusione
Sebbene sia in grande compagnia nella squadra degli esclusi, Giuseppe Povia pensa che la sua mancata partecipazione a Sanremo 2024 sia dipeso anche da un altro fattore indipendentemente dalla sostanza dei brani: “Ho sempre partecipato da solo e senza appoggi ed è sempre stato difficile entrare, poi dipende anche dalla volontà delle persone che lavorano al festival. Mettici anche che sono un libero battitore, non ho parrocchie o amicizie influenti, non ho potere di scambio, mi autoproduco”. E ancora, sottolineando la diversità dagli artisti di oggi: “Non ho un major che fa pressioni e neanche la voglio. Ho le mie idee e le espongo con le mie canzoni, quindi capirai”.
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