Qualche giorno fa, Giovanni Ciacci ha rivelato di essere affetto da HIV e di voler raccontare la sua storia in occasione della settima edizione del Grande Fratello Vip. La sua rivelazione ha fatto molto scalpore, anche perché è il primo concorrente sieropositivo a partecipare ad un reality. Ma è davvero così? Alcuni esperti spiegano che ce ne sarebbero stati altri, ovviamente mai rivelati. Intanto, lo stesso opinionista ha raccontato che il mondo dello spettacolo sarebbe pieno di sieropositivi.
GF Vip 7: Ciacci non è il primo sieropositivo?
Stando a quanto raccontato dagli esperti, Giovanni Ciacci potrebbe non essere l’unico sieropositivo ad aver varcato la porta rossa del Grande Fratello Vip. Ebbene sì, perché pare proprio che in passato alcuni vipponi lo siano stati. Si legge, infatti, che più di un concorrente sarebbe stato affetto da HIV ma praticamente tutti avrebbero chiesto esplicitamente di mantenere la massima riservatezza, probabilmente perché non ancora pronti ad affrontare tale tema in quel determinato periodo. Con l’arrivo dell’opinionista di Pomeriggio 5, si parlerà molto di questa malattia, ma i media sottolineano anche che quella di Alfonso Signorini sia stata una mossa di marketing piuttosto che vera svolta epocale.
GF Vip 7: le parole di Ciacci
La voce sulla presunta presenza di vipponi sieropositivi al Grande Fratello Vip potrebbe trovare un po’ di riscontro nelle parole di Giovanni Ciacci. L’opinionista di Pomeriggio 5 ha rivelato che alcuni personaggi dello spettacolo sarebbero stati scartati perché affetti da HIV. Tuttavia, gli esperti rivelano che è vero che questi sono stati scartati, ma solo in determinati reality. E uno di questi coinvolgerebbe anche lo stesso Ciacci, il quale potrebbe essere stato scartato dall’Isola dei Famosi per la sua condizione. Sta di fatto che in reality come il GF Vip, Masterchef o altri ci sarebbe più clemenza e quindi qualche vip sieropositivo ci sarebbe stato eccome.
Inoltre, si può estrapolare dalle parole di Ciacci che il mondo dello spettacolo sarebbe pieno di sieropositivi e che con la sua partecipazione, magari, potrebbero trovare il coraggio di parlarne e sensibilizzare la società sull’argomento.
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